Redazione
Il contenuto della circolare n. 8 del 19 luglio scorso a firma del ministro Brunetta ha del clamoroso, almeno nella parte in cui precisa che d’ora in poi il salario accessorio dei dirigenti, denominato “indennità di risultato”, non verrà più decurtato a seguito di malattia.
Ciò che colpisce non è tanto l’inopinata esenzione, quanto la motivazione. Brunetta, scrive che l’emolumento è “volto a remunerare l’effettivo raggiungimento degli obiettivi da parte dei dirigente...non può essere assimilato a una indennità giornaliera e non è legato alla presenza in servizio”.
Bene, diciamo noi. Allora perché l’indennità mensile e quella di ente, spettante a tecnici e amministrativi, anch’esse non legate alla presenza, continuano a essere falcidiate in caso di malattia?