di Rocco Tritto
E' in corso una campagna referendaria il cui slogan è "Firmo, voto, scelgo".
In realtà, se passassero i quesiti proposti cambierebbe ben poco perché si tornerebbe al cosiddetto mattarellum che - oltre a garantire, come l'attuale porcellum, un cospicuo premio di maggioranza a chi vince - prevede che le camere siano composte da eletti per il 75% nei collegi col sistema uninominale e per il 25% con il proporzionale a liste bloccate. Quindi, nulla o quasi cambierebbe.
Sarebbero sempre le segreterie dei partiti a decidere chi eleggere. Si tratta di una proposta referendaria truffa messa su per neutralizzare la proposta referendaria di Stefano Passigli, 72 anni, docente di Scienza politica all’università di Firenze, ex senatore repubblicano e poi Ds-Ulivo, ideatore e promotore del referendum sulla legge elettorale ‘Riprendiamoci il voto‘, che propone: di cancellare l'attuale premio di maggioranza, di eleggere i parlamentari con il sistema proporzionale puro e con le preferenze e di eliminare il collegamento con un candidato premier, per evitare le distorsioni attuali.
La proposta referendaria di Stefano Passagli è stata praticamente oscurata dalla stragrande maggioranza dei mezzi di informazione, a tutto vantaggio di quella che abbiamo citato in apertura.
Eppure a sostenere la bontà del quesito di Passigli è sceso in campo anche Valerio Onida, presidente emerito della Corte Costituzionale, per il quale “Il referendum Passigli è un ottimo stimolo contro il porcellum”. E, aggiungiamo noi, anche contro il mattarellum.