Redazione
Dovranno ricredersi coloro che, fino a oggi, avevano snobbato la battaglia condotta in solitudine da Usi-Ricerca e dal Foglietto per porre fine alla ubiquità del ministro dell'Istruzione, Ricerca e Università, Francesco Profumo.
Costui, infatti, ancorché cessato ex lege dalla carica di presidente del Cnr, ente notoriamente vigilato proprio dal suo dicastero, continua a conservare in caldo lo scranno più alto di piazzale Aldo Moro, per di più nell'inedito ruolo di presidente "autosospeso" (sic!).
L'incredibile, e tutta italiana, anomalia è esplosa nei giorni scorsi quando è scoppiata un'aspra querelle tra il Cnr e l'Asi, in merito a un appalto milionario che escludeva una società collegata allo stesso Cnr ed operante in Toscana.
E' stato proprio il governatore della Regione, Enrico Rossi, a rivolgersi a Profumo affinché, nella sua veste di vigilante, sia del Cnr che dell'Asi, invitasse quest'ultima a sospendere e rifare il bando.
Chissà se per trarsi d'impaccio Profumo non si autosospenda di nuovo. Stavolta, da ministro.