Redazione
Certe volte la sorte sembra accanirsi per ostacolare anche la più innocente delle aspirazioni. E’ il caso di un cittadino che voleva diventare ministro di culto buddhista dell’Istituto Italiano Zen Soto Shobozan Fudenji, con sede in Salsomaggiore Terme (località nota soprattutto per il concorso di Miss Italia).
Tutto sembrava in regola, avendo ricevuto il placet sia dei Carabinieri che del Prefetto, perché il ministro dell’Interno concedesse l’agognato decreto. Ma questo è stato negato motivando, tra l’altro, col fatto che l’aspirante ministro aveva a suo tempo patteggiato “per detenzione di una carabina ad aria compressa”, per intenderci, tipo quelle in uso nei Luna Park.
Dopo tre anni di attesa e due ricorsi, il Tar del Lazio, con sentenza n. 4544 del 21 maggio scorso, ha demolito le argomentazioni ministeriali, che ostavano al riconoscimento dello status di ministro di culto, obbligando l’amministrazione a rideterminarsi sulla domanda del ricorrente.