La lettera
In riferimento all’articolo sulle dotazioni organiche degli EPR del 29 gennaio, spiace che Il Foglietto, sempre estremamente attento e documentato, abbia in poche righe e senza nessun approfondimento suggerito che l’INdAM - Istituto Nazionale di Alta Matematica sia un Ente di Ricerca da non mantenere in vita.
L’INdAM e’ certamente un Ente con una struttura molto diversa dagli altri. E’ l’Istituto della comunita’ nazionale dei matematici.
Fra le sue caratteristiche:
1) I suoi organi di governo sono eletti dai docenti universitari di materie matematiche, e anche il Presidente viene nominato a seguito di una consultazione elettorale nazionale. Il lavoro degli eletti si svolge su base essenzialmente gratuita: il costo complessivo delle retribuzioni degli organi ammonta a circa ventimila euro annui, incluse le retribuzioni del Presidente, del CdA, dei revisori e dell’OIV.
2) Fanno parte dell’Istituto 4 Gruppi Nazionali di Ricerca, che comprendono piu’ di 2.500 ricercatori italiani, che sostituiscono la dotazione organica di ricercatori. I Gruppi svolgono attivita’ di ricerca in matematica finanziando progetti di ricerca, invitando in Italia alcuni dei migliori ricercatori stranieri (programma professori visitatori), finanziando soggiorni all’estero presso rinomate Universita’ di giovani ricercatori, borsisti e assegnisti italiani per svolgervi ricerche in collaborazione.
3) Sin dalla sua fondazione l’INdAM ha fatto la scelta di non avere una propria dotazione organica di ricercatori, bensi’ di espletare la sua attivita’ utilizzando i migliori ricercatori matematici italiani e impegnando una gran parte delle proprie risorse nell’avviamento alla ricerca, mediante un sistema di borse di studio di vari livelli, orientato a premiare e valorizzare i giovani piu’ meritevoli. Pertanto proprio la piccola dotazione organica e’ la forza stessa dell’Istituto.
4) Sedi di Unita’ di Ricerca dell’INdAM sono presenti in 20 Universita’ italiane e Istituti del CNR
5) L’elevata qualita’ scientifica dell’INdAM e’ stata certificata dalla Valutazione della Ricerca in Italia effettuata nel 2006 (CIVR); con il rating di 94/100 l’INdAM e’ risultata prima classificata fra le grandi strutture (comprese le Universita’) per la matematica. Prima di dare giudizi affrettati, sarebbe opportuno almeno aspettare i risultati della VQR ora in corso
6) L’INdAM ha reperito risorse europee nell’ambito dei programmi quadro della UE. Abbiamo un programma di Borse di studio “Marie Curie” che e’ l’unico in Europa per la matematica
7) Il Mathematical Sciences Research Institute di Berkeley, che e’ considerato uno degli Istituti di Ricerca matematica piu’ prestigiosi del mondo (con il quale collaboriamo all’organizzazione di scuole di eccellenza e convegni) ha le nostre stesse caratteristiche: non ha dotazione organica di ricercatori, opera a livello nazionale, ha un bilancio annuale pari al nostro (unica differenza: gli organi sono ben retribuiti; ma questa e’ un’altra storia).
Spero che queste informazioni vi possano essere utili per giudicare ed eventualmente criticare il nostro Istituto: le critiche documentate saranno sempre benvenute.
Vincenzo Ancona - Presidente dell’INdAM
La controreplica
Coerenti con la nostra tradizione, pubblichiamo volentieri, e per intero, la nota del presidente dell’Indam. Spiace, però, dover prendere atto che al professor Ancona il nostro articolo non sia stato gradito. In esso ci siamo limitati a commentare i dati contenuti in un recente decreto, a firma del ministro della Funzione pubblica, dai quali emerge, in maniera incontrovertibile, che la dotazione organica dell’Indam non annovera né un ricercatore né un tecnologo.
Da qui il legittimo, crediamo, interrogativo che ci siamo posti “Che senso ha tenere in vita enti di ricerca la cui dotazione organica raggiunge al massimo le dieci unità o che non hanno neppure un ricercatore/tecnologo?”. Una perplessità non solo nostra e che induce al pessimismo circa le prospettive di impiego dei giovani ricercatori destinatari di borse di studio e quant’altro offerto dall’Indam, ove la dotazione organica dei ricercatori stessi continui a essere pari a ZERO (e non a 2500, come scrive il presidente Ancona). Ma, forse, ancora una volta, si stanno preparando cervelli da esportare.
Da ultimo, ci permettiamo sommessamente di segnalare al professor Ancona quella che a noi, che abbiamo scarsa dimestichezza con i numeri, dopo aver fatto visita nei giorni scorsi al sito web ell'Indam, è parsa una anomalia per un ente di "alta matematica", laddove si indica il tasso percentuale (%) di presenza/assenza dei dipendenti dell'Istituto. Prendendo, come esempio, il mese di ottobre 2012 (ultimo dato Indam disponibile on line), leggesi che il tasso percentuale di presenza è stato pari a 0,91 mentre quello di assenza a 0,09. Capiamo che trattasi di questione di "bassa matematica", ma forse sarebbe stato più corretto scrivere rispettivamente 91 e 9, come peraltro riportato nell'elaborazione automatica del grafico a torta, collocato sotto le tabelle. O no? (R.T.)