di Paolo Vita
Ad un anno dalla pubblicazione del bando di selezione, dopo un lungo e travagliato iter, l’Agenzia spaziale italiana (Asi) ha un nuovo direttore generale.
Nei giorni scorsi, infatti, il cda presieduto da Enrico Saggese ha conferito l’incarico di n. 2 dell’Agenzia a Fabrizio Tuzi, già direttore generale del Cnr targato Maiani, che con l’arrivo di Nicolais a piazzale Aldo Moro, ad ottobre scorso, aveva dovuto lasciare il posto a Paolo Annunziato, per approdare – a distanza di meno di dieci giorni – alla carica di direttore generale dell’Imast, che è una Società consortile di gestione del distretto sull’ingegneria dei materiali polimerici e compositi e strutture, con sede a Napoli.
Ma all’ombra del Vesuvio, Tuzi, 51 anni, nativo di Guidonia-Montecelio, è rimasto in “esilio” per poco più di un semestre, prima del ritorno trionfale nel salotto buono degli enti di ricerca.
Il cda dell’Asi ha scelto Tuzi da una terna di nomi individuata da una commissione di esperti, guidata dall’onnipresente Francesco Salamini, che aveva a suo tempo messo a punto le cinquine per i vertici degli enti di ricerca vigilati dal Miur.
Oltre al nome dell’ex dg del Cnr, sul tavolo del cda dell’Asi sono arrivate anche le candidature di Roberto Borsa, responsabile dell’Unità rapporti istituzionali della stessa Asi, e di Antonio Menè, consigliere parlamentare in distacco presso l’Agenzia, dove è stato fino a oggi direttore generale reggente.
Risulta al Foglietto che il neo direttore generale non ha ottenuto il consenso da parte dell’intero cda ma si è dovuto accontentare di tre voti favorevoli (Enrico Saggese, Marco Airaghi e Nazzareno Mandolesi) e di due astensioni (Ezio Bussoletti e Vito Pertosa).
“Mi sono astenuto e ho chiesto l’annullamento del concorso perché non ho potuto avere accesso alla documentazione inerente alla procedura di selezione”, ha dichiarato al Foglietto il consigliere Bussoletti. “Trovo strani - ha aggiunto Bussoletti – i risultati del concorso perché non c’è coerenza tra i curriculum dei partecipanti e il risultato del concorso stesso”.
Intanto, si preannunciano accessi agli atti della selezione, soprattutto da parte di personaggi eccellenti che non sarebbero stati neppure inseriti nella troika.
Per questa vicenda, sono in tanti a prevedere imminenti turbolenze all’interno dell’Agenzia di viale del Politecnico, a Tor Vergata.