di Biancamaria Gentili
Con una laconica circolare, a firma del direttore generale Paolo Annunziato, il Cnr ha sospeso l’efficacia del provvedimento n. 33 del 16 novembre 2012, oggetto di chiarimenti con una successiva nota del 21 novembre, con il quale era stata istituita una ritenuta del 10%, a titolo di contributo sulle risorse acquisite autonomamente dalle Strutture di ricerca.
Tale iniziativa venne tempestivamente criticata non solo dalle stesse strutture interessate ma anche dall’Usi-Ricerca e dal Foglietto, con un articolo del 27 novembre 2012, dal titolo “Il Cnr impone la ‘decima’ sui progetti di ricerca. Istituti in rivolta”.
Ci sono voluti più di sei mesi perché il Cnr prendesse atto dell’aberrazione di sottrarre risorse, già di per sé scarse, alle strutture di ricerca che le acquisiscono in via autonoma, attraverso prestazioni di servizi tecnico-scientifici a terzi.
Certamente, meglio questo che niente. Ma una mera sospensione non basta. A questo punto occorre prendere atto della realtà e eliminare, una volta per tutte, quella che viene percepita come l’imposizione di una gabella, che mai avrebbe dovuto essere istituita.