Sebbene il Cnr, in linea col resto del Paese, viva un periodo di profonda crisi economica, che costringe soprattutto chi fa ricerca a tirare la cinghia, c’è chi, sull’onda dell’ottimismo Renziano, si accinge a vedere la luce alla fine del tunnel.
E’ così che all’Area di Ricerca del Cnr di Pisa c’è chi, ispirato “dall’era del fare”, detta tempi e modi per rendere l’Area di Pisa bella e brillante, pronta per l’anno dell’Expo, dedicandosi al restyling ed al make up, dimenticando, però, “quisquilie”, come il fatto che il contratto per il servizio mensa è scaduto dall’ottobre 2009 e che l’Ati (Associazione temporanea di imprese), titolare del contratto, sia stata oggetto di una discutibile variazione di composizione, come a suo tempo raccontato dal Foglietto.
Ecco che con un preavviso di 15 giorni, ed in assenza di una delibera del Comitato dei Direttori, si impone lo spostamento delle biciclette in appositi rack (non uniformemente distribuiti nell’Area) ed il parcheggio di scooter e moto in stalli all’aperto, sotto la pioggia sferzante in inverno e sotto il sole cocente in estate, con i conseguenti problemi nell’uso e nell’usura dei mezzi. La pena minacciata è la rimozione forzata, di cui sempre Il Foglietto si è già occupato in passato.
Peccato che all’Area si incominciano già a vedere i segni del degrado della struttura. Forse, oltre a pensare di migliorare l’estetica, sarebbe il caso, senza concentrarsi soltanto sulla sosta selvaggia dei mezzi a due ruote, di organizzare per bici e moto un idoneo ed economico parcheggio al coperto.
Se poi ogni tanto si cercasse la collaborazione delle Organizzazioni dei Lavoratori, che peraltro hanno richiesto da tempo un confronto per la stesura di un Regolamento di Viabilità, certamente tutti ne trarrebbero vantaggio.
*Componente Rsu Usi-Ricerca