Qualche giorno fa 300 fra super ricchi, politici e ed economisti di fama mondiale appartenenti a quasi tutti i paesi del G20 hanno sottoscritto una lettera-appello ai partecipanti al vertice del consesso suddetto in corso in India. La lettera è stata promossa da Oxfam, Patriotic Millionaires, Institute for Policy Studies, Earth 4 All e Millionaires for Humanity. Dei 300 sottoscrittori più di cento erano i milionari super ricchi.
Nella lettera si dice: "Decenni di riduzione delle tasse per i più ricchi, basata sulla falsa promessa che della ricchezza ai vertici avremmo beneficiato tutti, hanno contribuito ad acuire le disuguaglianze, portandole a livelli allarmanti. Inoltre, si sta rapidamente esaurendo il tempo a disposizione per gli Stati per effettuare gli investimenti necessari a contenere l'aumento delle temperature entro 1,5 gradi, come previsto dall'Accordo di Parigi''. Per poi aggiungere alla fine che "Esistono tante proposte di tassazione della ricchezza avanzate da parte di alcuni dei più importanti economisti al mondo. L'opinione pubblica è favorevole alla tassazione degli ultra-ricchi. Lo siamo anche noi. Ora manca solo la volontà politica per fare concreti passi in avanti. È ora che la troviate".
Forse Giorgia Meloni, Matteo Salvini e Antonio Tajani dovrebbero leggere questa lettera perché suggerisce loro dove trovare qualche risorsa per la prossima Finanziaria. Invece di menare il can per l'aia tra lo scaricabarile sui capri espiatori (il bonus 110%, il povero commissario europeo Gentiloni) e i piagnistei verso l'Europa per avere qualche margine in più per assicurarsi un po' di risorse dallo sforamento del Bilancio. Risorse, naturalmente, da mettere nel conto del nostro debito pubblico e da caricare sulle spalle delle future generazioni. Tanto per aiutare i nostri giovani.
Sono i super ricchi stessi a dire: tassateci e trovate la volontà politica di farlo. Ma per trovare la volontà politica occorre avere coraggio. E "il coraggio, - bofonchiava Don Abbondio - uno, se non ce l’ha, mica se lo può dare”. E Meloni, Salvini e Tajani non ce l'hanno.
Lo trovano solo quando debbono vessare i più deboli.
Aldo Pirone
scrittore e editorialista
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