Il 2024 sta per concludersi, un anno che, ex aequo con il 2023, verrà ricordato dalle generazioni future come il peggiore dalla fine del secondo conflitto mondiale. Alle porte dell’Europa, non una ma due maledette guerre continuano a mietere centinaia di migliaia di morti, non solo soldati ma anche bambini, donne, anziani inermi, trucidati con esecrabile disumanità.
Stati che per decenni avevano fatto della pace il loro vessillo, anziché adoperarsi senza sosta per far prevalere soluzioni di civile convivenza tra le parti belligeranti, inopinatamente lo hanno dismesso, contribuendo, con il sostegno di tanti, troppi mezzi di informazione, ad alimentare le guerre attraverso il conferimento di armi.
A nulla, purtroppo, sono valsi fino a oggi, i ripetuti appelli al cessate il fuoco di Papa Francesco, di tante realtà cristiane e non, per le quali la guerra non è, e non deve mai essere, la soluzione del problema.
Il Foglietto, nel suo piccolo, anche in questo ultimo anno, oltre ad informare sulle tematiche delle quali si occupa dalla sua nascita, ha cercato di stimolare la riflessione dei propri lettori con numerosi editoriali su quanto di tragico sta accadendo nel mondo.
L’auspicio di tutta la nostra redazione è, ancora una volta, che l’anno che verrà sia quello della Pace nel mondo che, siamo certi, è anche quello dei nostri affezionati lettori, ai quali vanno i nostri Auguri di serene festività.