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Giovedì, 04 Lug 2024

In data 1° aprile 2014, la delegazione USI-Ricerca ha incontrato la delegazione INGV composta dal Presidente Stefano Gresta e dal dott. Tullio Pepe, delegato dal direttore generale.

L’ incontro,  con la possibilità di sottoscrizione dell’accordo integrativo, era finalizzato a completare le trattative avviate nei giorni 5 e 14 marzo u. s..

La discussione è stata, però, immediatamente focalizzata su un fatto imprevisto ed inaspettato, accaduto nella stessa mattinata; una vicenda singolare, che ha suscitato più sgomento che stupore.

Contrariamente a quanto avvenuto nelle 452 settimane precedenti, il sommario degli articoli presenti nel Foglietto della Ricerca (notiziario del sindacato Usi-Ricerca, maggiormente rappresentativo nel comparto) n. 13 del 1° aprile 2014, non era pervenuto nella casella di posta dei lavoratori dell’Ingv.

Il messaggio sindacale, inviato alle ore 9:02 dall'account Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. <mailto:Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.>, da tempo regolarmente messo a disposizione dall'ente, era stato, infatti, inopinatamente bloccato, "in attesa che il moderatore della lista possa esaminarlo per l'approvazione".

Alla richiesta di chiarimenti, il Presidente Stefano Gresta ha risposto di esserne venuto a conoscenza solo nella tarda mattinata e che dopo le verifiche del caso aveva scoperto che  la diffusione del Foglietto era stata bloccata (a sua insaputa) dal Direttore Generale.

Il Presidente ha, inoltre, informato la delegazione USI-Ricerca che il direttore generale aveva applicato un non meglio identificato strumento normativo.

Con grande stupore, la delegazione USI-Ricerca ha fatto presente che non era stata informata dell’iniziativa del dg e che nessuna comunicazione era stata inviata al sindacato.

La delegazione USI-Ricerca, approfittando della presenza del Presidente, ha chiesto:

  • Spiegazioni sulla mancata comunicazione del cosiddetto “strumento normativo”;
  • Un’immediata presa di posizione UFFICIALE sul blocco del notiziario del Foglietto, precisando che ogni settimana la segreteria USI-Ricerca invia (va) a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. solo L’INFORMAZIONE dell’uscita del settimanale Foglietto ed il suo breve sommario.

Il Presidente ha prontamente dichiarato che la mancata diffusione del fantomatico “strumento normativo” era, forse, dovuta ad un “disguido “ tecnico, e che si impegnava a fare le opportune verifiche affinché la vicenda venisse chiarita nel più breve tempo possibile.

A conclusione, dopo una vivace e accesa discussione, il Presidente ha chiesto di passare alla trattativa sindacale, ma la delegazione sindacale ha dichiarato di non essere disposta a discutere gli argomenti previsti all’ordine del giorno e di interrompere la trattativa fino a quando non sarebbero state chiarite le responsabilità sull’accaduto.

Ancora oggi, martedì 8 aprile, nulla è stato chiarito.

Con dispiacere, nonostante i risultati raggiunti, abbiamo deciso di interrompere la trattativa perché è nostra convinzione che la negazione del diritto-dovere d’informazione al lavoratore non è monetizzabile, per nessuna ragione può essere utilizzata come merce di scambio.

Verrebbe da pensare, a questo punto, che aver documentato fatti e decisioni, che forse altri avrebbero voluto volentieri tenere nascosti, è servito come puro pretesto per porre in essere l’attuale tentativo di censura, perché di censura si tratta fino a quando non verrà ripristinata la normale comunicazione tra sindacato e lavoratori, perpetrato, in primis, in danno dei lavoratori stessi.

Aver contestato aspramente l’intero impianto del ROF, l’operato dei membri eletti in CdA, la secretazione degli atti del Consiglio di Amministrazione, l’operato della nostra classe dirigente, spesso tesa a non sbilanciarsi e a non esprimere alcuna opinione, e avere tentato di combattere questo silenzio assordante o, forse, sarebbe più giusto chiamarla “omertà”, sicuramente ci rende invisi al board dell’ente.

Quanto sopra richiamato non può che indurci a rendere l’intera comunità Ingv partecipe della strategia persecutoria posta in essere nei confronti di USI- Ricerca. E’ evidente che le reali motivazioni dell’inopinata censura sono da ricercare nella caparbia determinazione dei vertici a impedire il flusso delle informazioni che diamo ogni settimana con il nostro notiziario d’informazione e che anche oggi, 8 aprile, è stata bloccato.

Senza l’ausilio della lista di distribuzione, utilizzando il singolo account di posta elettronica, con un comunicato a firma del coordinatore nazionale di USI- Ricerca, si è deciso di informare dell’accaduto tutti i lavoratori dell’Ingv, a prescindere dall’ appartenenza alle  varie OO.SS..

Abbiamo ricevuto un enorme sostegno da molti lavoratori in forma di messaggi verbali e scritti. Tanti i messaggi di solidarietà che ci sono pervenuti. Molti di essi denunciano il tentativo di burocratizzazione messo in atto dall’attuale amministrazione ed il consequenziale malessere che ne discende.

Senza alcun commento, riportiamo, di seguito, l’estratto di alcune delle tante mail che abbiamo ricevuto:

  • “la censura (questo è il vero nome per l’attività oggetto della tua email) è un atto vergognoso qualsiasi informazione venga censurata, a meno che questi scritti non offendano palesemente le persone o le istituzioni e, anche se non sempre condivido quello che è scritto nel Foglietto, MAI ho trovato scritti che possano definirsi offensivi per le persone o le istituzioni. Ho trovato piuttosto critiche accese ma legittime e, a mio modo di giudicare l’informazione, censurarle è sempre un opera opinabile, un’azione di forza bruta e quindi va assolutamente evitata. Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione, quindi mi associo senza alcun dubbio al tuo sentimento di sgomento e mi auguro che venga al più presto possibile rimossa ogni forma di censura su un informazione di parte ma totalmente legittima.”
  • “il maggior pregio dell'Usi e del Foglietto è stato sicuramente quello di avere fatto circolare informazioni che forse altrimenti non avremmo ricevuto, e che sono state fonte di riflessioni nonché preziosi spunti per utili dibattiti e approfondimenti. E' abbastanza ovvio e scontato evidenziare che qualsiasi azione di ostacolo alla circolazione informativa sul ns Ente, e in generale sul comparto della Ricerca, non è condivisibile. Ci può anche stare che all'indirizzo ingvall ci sia un moderatore (a proposito ma si sa chi è ?), però ovviamente tutto questo non può tradursi poi in un ingiustificato blocco informativo. Tra l'altro nel vostro caso il messaggio non è poi particolarmente invasivo in quanto non inserisce alcun attachment e invita (per chi fosse eventualmente interessato) ad andare separatamente all'indirizzo web dell'Usi. Come la gran parte dei colleghi, ritengo e soprattutto auspico il rientro alla precedente normale situazione di massima diffusione informativa.”
  • “il tentativo di ostacolare il flusso delle informazioni rientra fra i comportamenti diretti a impedire o limitare l'esercizio della libertà e dell'attività sindacale (art. 28), ciò che si è verificato si è trasformato in una cassa di risonanza che ha messo ancor più in evidenza ciò che non si vuole evidenziare. Si comprende poco come un messaggio a cosi bassa invasività possa aver suscitato tutto ciò. E' auspicabile che tutto possa rientrare nella normalità delle relazioni sindacali.”
  • “Quando il re viene messo a nudo e rimane a corto di argomentazioni, quando manca l'autorevolezza per cui bisogna essere autoritari, allora, per difendersi, il sistema diventa regime. Da qualche anno a questa parte, giorno dopo giorno, stanno costruendo attorno a noi un muro di gomma fatto di vessazioni, minacce di ritorsione, regolamenti inaccettabili e decisioni prese sulla falsa riga del Re di un sonetto del Belli («C'era una vorta un Re cche ddar palazzo mannò ffora a li popoli st'editto: "Io sò io, e vvoi nun zete un cazzo"», Giuseppe Gioacchino Belli, Li soprani der Monno vecchio). Non temo tutto questo quanto, piuttosto, il silenzio assordante di una dirigenza che ricorda di essere tale solo quando lotta per spartirsi financo le briciole, che discute solo della differenza tra coordinatore e referente e parla di libertà solo quando qualcuno prova a chiedergli conto del lavoro fuori sede."

In futuro apprezzeremmo che l’atteggiamento dei vertici dell’Ingv verso la nostra O.S. risultasse obiettivamente fondato su di una cognizione più ampia e diversificata di quanto non consenta l’attuale visione dei fatti. Che non si tentasse, attraverso l’uso di una lente, di deformare la realtà a proprio “uso e consumo”.

Attendiamo che si ponga immediato riparo ad una iniziativa che ha già arrecato danni gravi all'informazione ed al diritto fondamentale dei lavoratori ad essere informati.

Come abbiamo, più volte, scritto e sostenuto, la trasparenza, a nostro avviso, è uno degli elementi fondanti, che sicuramente concorre a smantellare quella forma specifica di dipendenza clientelare e servile che, spesso, sfocia in vassallaggio.

Post scriptum

Poco prima di pubblicare il suddetto comunicato, a distanza esatta di una settimana dal “blocco” dell’informazione del sindacato Usi-Ricerca al personale dell’Ingv (sommario del Foglietto n. 13 del 1° aprile 2014), nella casella di posta Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo. è giunto il seguente messaggio, sul contenuto del quale lasciamo ogni commento al lettori. Da parte nostra, al momento, ci limitiamo a precisare, contrariamente a quanto scritto dal “moderatore”, che non abbiamo mai inviato articoli al personale Ingv, ma soltanto il sommario (rectius: i titoli) di quelli presenti nel Foglietto, che ognuno è libero di andarsi a leggere. Se vuole, naturalmente!

“La tua richiesta alla lista Ingvall
Invio del tuo messaggio intitolato "Il Foglietto della Ricerca
n.13 del 1 aprile 2014"
è stata rifiutata dal moderatore. Il moderatore ha dato la seguente
ragione per il rifiuto:
"La scrivente amministrazione, a seguito di recenti pubblicazioni di
articoli online del Foglietto, non aventi carattere di informativa
sindacale, che hanno, peraltro, offeso la sensibilità di alcuni
dipendenti dell'INGV, è stata costretta a non consentirne la
diffusione mediante l'indirizzo di posta elettronica Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.,
al fine di garantire la tranquillità del personale sul posto di
lavoro. L'Amministrazione consentirà la visione tramite le altre
modalità previste dalla legge."

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