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Giovedì, 04 Lug 2024

A molti dipendenti dell’INGV, forse, non è sfuggito che in data 1° aprile 2014, la delegazione USI-Ricerca ha incontrato la delegazione dello stesso INGV composta dal Presidente Stefano Gresta e dal dott. Tullio Pepe, delegato dal direttore generale, Massimo Ghilardi.

L’incontro, con la possibilità di sottoscrizione dell’accordo integrativo, era finalizzato a completare le trattative avviate nei giorni 5 e 14 marzo u. s..

Purtroppo, nonostante i risultati raggiunti - a causa dell’incresciosa vicenda, perpetrata dal vertice dell’Ente, con l’attuale tentativo di censura, in danno del lavoratore e del nostro settimanale d’informazione Il Foglietto - abbiamo deciso di interrompere la trattativa fino a quando non saranno chiarite nelle sedi opportune le responsabilità sull’accaduto.

Ciò premesso, non avendo concorso alla stesura finale dell’accordo, ai fini di garantire e valorizzare una maggiore partecipazione, riteniamo che sia opportuno portare a conoscenza dei lavoratori, quella che riteniamo essere una grave scelta delle OO.SS. che, con la sottoscrizione

del verbale d'intesa relativo agli incontri del 5 e 14/3/2014 e del 1/4/2014;

del contratto collettivo integrativo relativo agli emolumenti accessori;

delle tabelle allegate al contratto collettivo integrativo [A - B - C];

legittimano un accordo che toglie potere ai lavoratori e delegittima il sindacato.

Con l’intento di fornirvi elementi di conoscenza per una corretta valutazione, in attachmet al comunicato trovate  copia dei documenti che, con buone probabilità, verranno a breve sottoscritti dalle altre OO.SS.

Ribadisco le preoccupazioni più volte esternate, relative all’articolazione del ROF e alle norme in esso contenute, ritenendo la sua disciplina difficile (per non dire impossibile) da applicare in un ente come l’ INGV che, per statuto, si occupa “tout court”di ricerca.

Come espresso in sede di trattativa, in assenza di un’organizzazione, che purtroppo ancora stenta a decollare, a torto, sono state elaborate tabelle con somme da destinare ai dipendenti preposti ai Centri Servizi, ai Settori delle Direzioni centrali, alle Unità funzionali delle Sezioni, ai responsabili dei Settori Amministrativi, ai percettori di piccole indennità (per rischio, per sede disagiata, indennità cassa, fotocopie, guida automezzi, ecc -  circa 40 unità di personale.), agli Uffici delle Direzioni centrali e agli Uffici (ovvero Laboratori) dei Centri Servizi e, chi più ne ha più ne metta. Senza, peraltro, una quantificazione definitiva delle varie figure.

Teniamo a precisare che:

da parte di Usi-Ricerca non è stata avanzata alcuna proposta di modifica del disciplinare sull’orario di lavoro;

l’attuale disciplinare è già pienamente operativo a decorrere dal 1 gennaio 2013, come trasmesso con nota di  protocollo n.° 0010789 del 02/08/2013 dal Dg Ghilardi;

il disciplinare sull’orario di lavoro, dopo un’estenuante trattativa, protrattasi per circa due anni, è stato infine condiviso all’unanimità da tutte le OO.SS., dal Presidente e dal Direttore Generale dell’INGV, che lo hanno sottoscritto in data 09/07/2013;

a distanza di un anno della sua entrata in vigore, in assenza di una qualsivoglia richiesta di modifica, non si comprendono le motivazioni che hanno portato alla sua revisione.

E’ tutta una farsa, una comparsata e niente di più.

Due autisti che si dividono 11 mila euro l’anno, tra indennità di autista e reperibilità, e di contro c’è personale comandato in missione che macina centinaia di chilometri al giorno senza un’indennità e senza un’adeguata copertura assicurativa  INAIL. Personale da premiare con un buono pasto, nel caso in cui la missione non supera le 8 ore lavorative. Niente di più di ciò che gli spetterebbe  stando seduto comodamente  in ufficio, nell’abituale postazione di lavoro.

Un orologio marcatempo che scandisce finanche  la frazione di minuto e di contro pretese di prestazioni lavorative che farebbero rabbrividire lo stesso “rambo”: voli in elicottero con sbarco e carico e scarico di materiali in hovering,  su e giù per vulcani  pronti a schivare eventuali brandelli di lava e prodotti eiettati; personale alla guida di fuoristrada e mezzi speciali, onnipresente in zone colpite dal terremoto,  con sprezzo del pericolo, senza nessuna indennità e senza una specifica copertura assicurativa,  molti di loro godono della semplice copertura INAIL di video-terminalista e, pertanto, coperti per i rischi che da tale attività ne discendono.

Due segretarie di Presidenza e Direzione Generale, appena reduci da un doppio passaggio di livello, che, tra straordinario e indennità godono di un bonus di 5 mila euro l’anno e di contro segretarie/i di direzione, il carattere minuscolo è d’obbligo, che, se non preventivamente autorizzate/i  devono prontamente abbandonare il loro posto di lavoro allo scoccare del tempo massimo loro consentito, cioè le 7 ore e 12 minuti.

Indennità di rischio percepite per maneggio valori e di contro mancata corresponsione a quanti il rischio  lo corrono quotidianamente per la loro attività “lavorativa particolarmente gravosa in zone disagiate lontane da centri abitati, in condizioni di rischio per l'uso di mezzi di lavoro e materiali (cloro, acido solforico, ecc.), rischi di volo, per la reperibilità sia notturna che diurna, per compensare gli interventi urgenti per emergenze non prevedibili, come previsto dall'art.30 del dpr 411/76.

L’elenco delle storture è molto lungo e potrebbe risultare per qualcuno, forse, anche noioso.

Riteniamo, comunque, che non è accettabile la raccomandazione contenuta nel VERBALE D’INTESA “…… le OO.SS. hanno sottolineato che i predetti provvedimenti di riorganizzazione dell’Ente sono stati adottati senza la previa informativa sindacale e hanno raccomandato che in futuro:

si ponga adeguata attenzione all’equilibrio tra la sede centrale e le altre sezioni nella individuazione delle posizioni di responsabilità e di coordinamento …”

Da subito, che cosa vieta o impedisce, questo mancato riequilibrio?

Quali motivi  giustificano i provvedimenti posti in essere e le modifiche apportate al disciplinare sull’orario di lavoro?

Quale urgenza ci impedisce di censire, per tempo, professionalità e ruoli ricoperti da ciascun lavoratore?

Purtroppo, da qualche anno a questa parte, qualcuno sta tentando con tutti i mezzi di assimilare l’INGV ad una fabbrica, pronto a vessare i dipendenti con regolamenti  che mal si conciliano con i compiti istituzionali di un Ente di ricerca, che tra i suoi compiti istituzionali ha quello della gestione delle emergenze sismiche e vulcaniche dell’intero territorio nazionale.

*Coordinatore nazionale Usi Ricerca per l’Ingv

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