I lenti cambiamenti del livello del mare attraverso i secoli sono strettamente correlati alle variazioni del volume dei ghiacci (o criosfera), che ricoprono molte regioni del nostro pianeta.
Quindi, analizzando alcuni indicatori come le antiche linee di spiaggia; le stalattiti e le stalagmiti che si formano nelle grotte marine; i coralli fossili; i foraminiferi fossili, è possibile ricostruire il livello del mare di tempi remoti e di conseguenza dedurre i minimi e i massimi della criosfera terrestre.
Tuttavia, quando si tenta di andare indietro nel tempo per più di 150 mila anni, cioè prima dell’ultima glaciazione, i vari indicatori del livello dei mari, cominciano a scarseggiare e a rendere difficile qualsiasi ricostruzione sicura.
Un’importante novità, che ha avuto gli onori della pubblicazione su un recente numero di “Nature”; titolo dell’opera: “Variabilità del livello del mare in cinque cicli glaciali”, consiste in un metodo affidabile per la ricostruzione del livello dei mari fino a 500 mila anni fa.
Dunque un bel balzo indietro nella storia.
Ne parliamo con uno degli autori della pubblicazione, Fabrizio Marra, primo ricercatore, esperto presso l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia.