Redazione
Nel corso dell'incontro di contrattazione integrativa di oggi 2 marzo 2010, la delegazione del Cnr, guidata dal dg Fabrizio Tuzi, ha affrontato con Us/RdB numerosi argomenti all'ordine del giorno.
Sulla questione del "telelavoro", l'ente ha illustrato un nuovo disciplinare, rispetto al quale Usi/RdB ha proposto alcuni emendamenti volti a semplificare le procedure per la redazione e l'approvazione dei progetti di attività "telelavorabili"; ad una maggiore flessibilità circa la individuazione della sede di lavoro che potrebbe anche non coincidere con l'abitazione del dipendente.
In merito alla "formazione" del personale, il Cnr ha confermato l'intenzione di avvalersi per il futuro di una propria società in house, legata al Technology Transfer Officer. Sul punto, Usi/RdB ha manifestato forti riserve, anche in ordine alla determinazione dei costi, la cui congruità, al di fuori di ogni processo di concorrenza tra imprese fornitrici di servizi, sarebbe di non facile verifica.
Relativamente all'anno 2009, l'amministrazione ha comunicato di aver speso per la "formazione" circa 2,57 milioni di euro, a fronte di 1223 iniziative formative.
Per quanto riguarda il regolamento per l'utilizzazione dei proventi da attività per prestazioni e committenti estwerni, Usi/RdB ha ribadito la richiesta di una rapida applicazione dell'art. 19 del ccnl 2002-2006, che permetta di trasferire risorse al personale effettivamente impegnato in attività di ricerca per conto terzi, limitando al massimo ogni e qualsiasi "prelievo" da parte dell'amministrazione da destinare a diverse finalità.
La delegazione ha, poi, annunciato l'avvio di un processo di razionalizzaizone degli spazi delle sedi romane di piazzale Aldo Moro e Via dei Taurini, liberando spazi da destinare ad altre strutture, al fine di ridurre i costi delle locazioni. Usi/RdB ha colto l'occasione per porre l'accento sulla discutibile politica immobiliare fino a oggi condotta dal Cnr che, come molti ricorderanno, ha prodotto la vendita di immobili di proprietà, salvo poi, essere ripresi, a stretto giro, in locazione dallo stesso Cnr.
Sull'argomento, assai sentito, delle progressioni di livello per ricercatori e tecnologi (ex art. 15), con decorrenza 1° gennaio 2009, ancora da bandire (circa 210 posizioni), l'amministrazione ha comunicato l'intenzione di porre un quesito alla Funzione Pubblica per verificare la percorribilità di selezioni totalmente interne, anche alla luce delle disposizioni contenute nel decreto Brunetta n. 150/2009.
Infine, è stato affrontato il problema delle progressioni di livello, con decorrenza 1° gennaio 2010, del personale IV-VIII, in ordine al quale il Cnr ha comunicato di voler indire selezioni entro il prossimo mese di giugno per circa 350 posizioni, a fronte di circa 700 aventi diritto.