Nei mesi scorsi si è tenuta a Roma, presso la storica Galleria La Nuova Pesa, un’interessante mostra, curata dal critico Roberto Gramiccia, che rievocava la storia della trattoria dei Fratelli Menghi famoso ritrovo di molti artisti, narrata nell’ormai introvabile libro “Osteria dei pittori”, edito da Sellerio, di Ugo Pirro che scrisse: «I fratelli Menghi, osti avidi soprattutto di notti avventurose e interminabili discussioni, facevano credito senza garanzie a tutti i giovani talenti dell'arte astratta e d'avanguardia, alle loro compagne e ai loro amici. Salvavano così dalla triplice censura (del mercato, del governo, del realismo socialista) un pezzo dell'arte italiana».
L’Osteria di via Flaminia 57 era frequentata non solo da pittori e scultori, prevalentemente astrattisti, ma anche da attori, scrittori e poeti, giovani squattrinati affascinati dalle avanguardie artistiche.
Nella mostra dei mesi scorsi vennero esposte 50 opere - realizzate da altrettanti di quei giovani talenti di allora su un tovagliolo di stoffa - ora se ne presenta il catalogo.
Domani 3 maggio, alle ore 17,30, presso la libreria Eli di Viale Somalia 50/A, saranno esposti i cinquanta tovaglioli d’autore e si lancerà l’appello a ripubblicare il libro di Pirro, alla presenza degli artisti Alfani, Aquilanti, Basso, Bulzatti, Cademartori, Calabria, Calignano, Capogrosso, Caporossi, Ceccobelli, Ciuffetelli, Colagrossi, Crudi, Dessì, Di Stasio, Dormino, Filippetta, Florescu, Fusj, Galizia, Gandolfi, Gironda, Grosso, Levini, Limoni, Lotito, Magni, Modica, Mulas, Nalli, Nonnis, Nunzio, Padroni, Palmieri, Pietrosanti, Politi, Pulvirenti, Rotiroti, Ruffo, Salvatori, Sanna, Sarra, Savini, Schirripa, Scolamiero, Solendo, Soscia, Stucky, Turri, Verrelli.