Nel momento in cui il nostro Paese si appresta a vivere una esperienza, frutto di una legge (n. 86 del 26 giugno 2024) che va sotto il nome di “Autonomia differenziata”, destinata a creare imponenti sacche di diseguaglianza, ben più gravi di quelle già esistenti tra i cittadini appartenenti a diverse comunità regionali, apprendiamo, dal comunicato dell’Ufficio stampa di un importante istituto bancario del Nord Italia, l’imminente celebrazione di un evento che merita, a nostro avviso, due riflessioni: una culturale, l’altra politica.
La comunità di Busto Garolfo, cittadina a Nord di Milano, si appresta ad accogliere, il prossimo 1° settembre, il 47° anniversario del gemellaggio con Senise, comune in provincia di Potenza.
Si tratta di un evento che unisce il cuore della Lombardia con quello della Basilicata, un ponte culturale ormai consolidatosi nel tempo, che esalta l'amicizia e le tradizioni condivise tra le due comunità, e rappresenta un esempio di integrazione e di solidarietà, molto sentita anche da parte delle istituzioni locali, i comuni, e le parrocchie unite anche dalla devozione a San Rocco.
«Il gemellaggio - spiega Prospero Roseti del “Gruppo San Rocco per il Gemellaggio” - è nato negli anni ‘60, quando i primi capifamiglia di Senise cominciarono ad arrivare a Busto Garolfo in cerca di lavoro. Alcuni di loro trovarono impiego qui, e successivamente portarono le loro famiglie, creando una comunità sempre più numerosa a Busto Garolfo. Questo legame fu formalizzato nel 1977 con l'organizzazione di una partita di calcio tra la Bustese e il Senise, evento che sancì l'inizio ufficiale della collaborazione tra le due comunità. Nel 2017, in occasione del 40° anniversario, abbiamo riproposto la partita storica, celebrando, ancora una volta, l'amicizia tra le nostre comunità. E’ un vero e proprio sodalizio che include la partecipazione attiva di entrambi i Comuni».
«Questa iniziativa, nata 47 anni addietro - commenta Roberto Scazzosi, presidente della Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, che da quasi quarant’anni sostiene il gemellaggio - è un esempio di come due comunità, pur geograficamente distanti, possano costruire un legame solido basato sulla cultura, le tradizioni e il rispetto reciproco. Questo rapporto non solo rafforza l'identità di ciascun Comune, ma promuove anche lo scambio culturale e l'amicizia tra i cittadini, arricchendo entrambe le comunità. In un mondo sempre più globalizzato, eventi come questo sono un richiamo all'importanza di preservare e valorizzare i rapporti umani e le radici culturali che ci definiscono».
Il sodalizio tra la Bcc e gli organizzatori del Gemellaggio, infatti, risale al lontano anno 1987 per una esigenza concreta ed impellente. «Una nobile famiglia Senisese - ricorda Prospero Roseti - donò una statua di San Rocco alla parrocchia di Busto Garolfo, tanto era sentito il legame tra le due comunità, e grazie a un contributo economico della allora Cassa Rurale, fu possibile andare a Senise con un furgone per portare la statua in Lombardia. Così è iniziata una collaborazione con la banca locale che non si è mai interrotta. Da quel momento, l’allora Cassa Rurale, oggi Bcc di Busto Garolfo e Buguggiate, è stata sempre al nostro fianco, da sponsor è diventata un vero e proprio partner dell’amicizia tra Busto Garolfo e Senise».
Da sottolineare, infine, che in entrambi i comuni vi è una significativa presenza di immigrati stranieri regolari, che ammonta a 1094 persone per Busto Garolfo, pari al 7,8 per cento della popolazione residente, e a 261 per Senise, pari al 4% della popolazione residente (Dati Istat, al 1° gennaio 2023).
Un bell’esempio di accoglienza, che rafforza - oltre al rispetto per le due comunità, tanto distanti chilometricamente tra loro, quanto vicine per senso di solidarietà - anche la nostra convinzione di quanto il concetto stesso di “autonomia differenziata” sia una sorta di organismo geneticamente modificato, prodotto di una cultura becera, calato da un governo che parla tanto di nazione e poi dimentica che siamo in un Paese dove la solidarietà tra comunità non è infrequente. Tutt’altro!
Il programma dell'evento.
Adriana Spera