Giornale on-line fondato nel 2004

Sabato, 13 Dic 2025

Discorso sulla servitù volontaria, di Etienne de La Boétie, prefazione di Paolo Flores d’Arcais, Editore Chiarelettere, Milano 2015, pp.74, euro 7,90.

Recensione di Roberto Tomei

E’ durante le guerre civili di religione - causate dal diffondersi del luteranesimo e che dividono la Francia del XVI secolo, insanguinandola col loro corredo di roghi ed esecuzioni capitali - che si svolge la breve ma intensa esistenza di Etienne de La Boétie: parlamentare a soli 23 anni, incaricato di una difficile missione di pacificazione, strenuo difensore della città di Bordeaux, ma noto soprattutto come “l’amico di Montaigne”.

Un’amicizia straordinaria, forse unica, che Montaigne celebrerà nei suoi “Saggi”, da egli stesso presentati come una cornice avente il quadro centrale proprio nel “Discorso”, anche se poi cambierà opinione, manifestando non poche riserve sull’importanza dell’opera del suo amico.

Scritto o rielaborato nel 1554, il Discorso viene pubblicato nel 1574, parzialmente e anonimo, col titolo “Contr’un”; solo nel 1576 uscirà integralmente e col nome dell’autore, per essere condannato poi, qualche anno dopo, nel 1579, al pubblico rogo.

L’invettiva di La Boètie sembra avere come bersaglio il Tiranno, ma in realtà si indirizza contro il potere (in tutte le sue possibili forme: la monarchia, l’aristocrazia ma anche l’eletto del popolo), ogniqualvolta esso si spinga fino a negare “l’eguale libertà di tutti e di ciascuno”.

La sua non è un’analisi dei meccanismi che giustificano il potere, ma un’indagine sul mistero per cui gli uomini, eliminando la loro libertà, permettono certe forme di potere. Queste, per l’autore, non sono possibili per la sapiente combinazione di assuefazione (la “coustume” che ci con-forma”), ignoranza, varie elargizioni (bordelli, taverne e sale da gioco) e miracoli (e di ogni altro “farsi scudo della religione”), ma  solo grazie alla testarda volontà di servire dei sudditi, perseguita fino alla devozione.

L’enigma di tale vocazione di massa ad alienare volontariamente il proprio potere viene svelato da La Boétie nell’esercizio di questo stesso potere su qualcun altro, dimenticando che,  proprio mentre diventa tiranno di un altro, ciascuno rafforza anche le proprie catene.

Al riguardo, Flores d’Arcais sottolinea che “nella stratificazione delle democrazie realmente esistenti le fasce dell’establishment trovano evidentemente compensazione più che appagante nella trinità di denaro-potere-successo. 

Il ciascuno della massa ne è invece escluso, checché sia riconosciuto solennemente nelle costituzioni. Precisando, più avanti, che “Perché vi sia individuo autentico, esistenza irripetibile, è perentorio che l’eguale libertà non scolori nel con-forme”.

Secondo Flores d’Arcais, poiché la servitù volontaria passa oggi soprattutto attraverso i media, non si può prescindere dall’ ”inventare e imporre istituzioni per l’informazione imparziale, oltre che plurale”, pur nella consapevolezza che “la farmacopea dei rimedi alla servitù volontaria … sarà sempre provvisoria, se mancherà la coerenza degli uomini".

Fa da prezioso, e quanto mai opportuno, corredo al testo di La Boétie un’appendice in cui sono raccolti un breve scritto di Paul d’Holbach, il “Saggio sull’arte di strisciare a uso dei cortigiani”, e un altro, ancor più breve, di Robert Musil, “Il lecchino”.

Si sa, infatti, che nelle due figure del cortigiano e del lecchino, l’umana servitù volontaria tocca le vette più alte, che non a tutti è dato raggiungere.

Meno male, aggiungiamo noi.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI

empty alt

L’Opec sul petrolio gioca al ribasso

Sembra che l’Opec sia tornata al passato, ai primi anni Dieci del nuovo secolo, quando...
empty alt

UniPi celebra il bicentenario della istituzione della cattedra di Egittologia

A Pisa 200 anni fa, per la prima volta al mondo, l’Egittologia faceva il suo ingresso in un’aula...
empty alt

Giornata Mondiale dei Diritti Umani 2025: il ruolo delle scienziate

Diverse donne di scienza, in epoche e discipline differenti, hanno unito ricerca e impegno per i...
empty alt

“L’ombra del corvo”, film struggente, inquietante, a tratti spaventoso

L’ombra del corvo, regia di Dylan Southern, (titolo originale The Thing with Feathers, tratto dal...
empty alt

La seconda missione dell’ivacaftor, farmaco finora attivo contro la fibrosi cistica

Nel mondo della medicina di precisione l’ivacaftor, uno dei primi farmaci approvato contro la...
empty alt

Anci e Legambiente al Governo: stanziare maggiori fondi per demolizione immobili abusivi

Come emerge dall’indicatore sull’abusivismo edilizio curato dall’Istat in collaborazione con il...
Back To Top