(Cass. Sez. Civ. n. 18804 del 28 agosto 2009, Pres. Varrone, Rel. Lanzillo)
I genitori sono responsabili del comportamento delittuoso di un figlio minore, anche se prossimo ai 18 anni, per non avere correttamente adempiuto ai loro obblighi di educazione che è fatta non solo di parole, ma anche e soprattutto di comportamenti e di presenza accanto ai figli, a fronte di circostanze che essi possono non essere in grado di capire o di affrontare equilibratamente. Proprio con l'avvicinarsi dell'età maggiore - allorché acquista la capacità di fare del male tanto quanto un adulto, serbando però l'inettitudine a dominare i propri istinti e le altrui offese, che caratterizza l'età immatura - il minore ha bisogno di essere sostenuto, rasserenato ed anche controllato.