Con determinazione n. 116/2016, datata 22 novembre 2016 e resa pubblica il 17 gennaio 2017, la Sezione del controllo sugli enti della Corte dei conti ha assoggettato al proprio controllo, ai sensi degli artt. 2 e 3 della legge n. 259/1958, il Consorzio interuniversitario per la gestione del centro di calcolo elettronico dell’Italia nord orientale (Cineca).
Tale provvedimento è stato adottato a seguito della segnalazione effettuata dalla stessa Corte in data 21 maggio 2015 alla Presidenza del consiglio dei ministri e al successivo decreto da questa adottato lo scorso 26 agosto.
Il Cineca è un Consorzio senza scopo di lucro, formato da 70 università italiane, 6 enti pubblici di ricerca e dal Miur, con sedi a Bologna, Milano e Roma e 658 dipendenti. Dall'ultimo bilancio d'esercizio disponibile, relativo al 2015, si rileva, tra l'altro, che il Consorzio ha conseguito utili di poco superiori ai 2,7 milioni, sviluppando la propria attività prevalentemente a favore dei consorziati.
La sua nascita risale al 14 luglio 1967, per iniziativa del Ministero della Pubblica Istruzione ed in forza di una Convenzione sottoscritta dai Rettori delle Università di Bologna, Firenze, Padova e dal Rettore dell’Istituto Universitario di Economia e Commercio e di Lingue e Letterature Straniere di Venezia.
Dal sito del Consorzio si apprende, inoltre, che il Cineca è il maggiore centro di calcolo in Italia, uno dei più importanti a livello mondiale. Operando sotto il controllo del Ministero dell'Istruzione dell'Università e della Ricerca, offre supporto alle attività della comunità scientifica tramite il supercalcolo e le sue applicazioni, realizza sistemi gestionali per le amministrazioni universitarie e il Miur, progetta e sviluppa sistemi informativi per pubblica amministrazione, sanità e imprese.
Dall’anno in corso, dunque, a 50 anni dalla nascita del Cineca, la Corte dei conti effettuerà il controllo sulla gestione finanziaria del Consorzio, che dovrà trasmettere alla stessa Corte il bilancio di esercizio (costituito dallo stato patrimoniale, dal conto economico e dalla nota integrativa) corredato delle relazioni degli organi amministrativi e di controllo, nonché i verbali del Consiglio consortile e delle sedute del Consiglio di amministrazione; i contratti e gli atti idonei a produrre, anche se in modo indiretto ed eventuale, effetti economico-patrimoniali o finanziari di rilievo gestionale. Il collegio dei revisori dei conti, da parte sua, dovrà inviare i verbali delle sedute nonché le relazioni eventualmente presentate in corso di esercizio, l’esito delle attività svolte, con i dati acquisiti e i giudizi formulati.
La Corte, inoltre, in qualunque momento, ai sensi dell’'art. 3, comma 8, della legge 14 gennaio 1994, n. 20, potrà richiedere qualsiasi atto o notizia e potrà effettuare e disporre ispezioni e accertamenti diretti.
Il primo ente di ricerca ad aderire al Consorzio è stato, nel 2000, il Cnr, seguito, nel 2007, dall’Ogs di Trieste, dall’Indire e dall'Invalsi nel 2014 e, nel 2016, dalla Stazione Zoologica “Anton Dohrn” e dal Crea.