Giornale on-line fondato nel 2004

Mercoledì, 24 Lug 2024

Le ultime statistiche rilasciate dalla Bis, relative all’evoluzione dei prezzi reali delle abitazioni confermano la sostanziale eccezionalità del caso italiano, fra le poche grandi economie dove i prezzi del mattone continuano a decelerare. Il nostro paese non è riuscito ad agganciare la ripresa internazionale dei prezzi – a fine 2017 erano cresciuti globalmente del 2% rispetto a fine 2016 – e varie ragioni, di tipo demografico e reddituale, lasciano ipotizzare che anche nei prossimi anni il nostro mercato farà fatica a sostenere gli attuali corsi.

Se guardiamo al campione ristretto delle economie avanzate, l’eccezionalità italiana è ancora più clamorosa. In questo gruppo di paesi i prezzi sono cresciuti in media del 5% in termini nominali e del 3% in termini reali (quindi deflazionati con l’indice dei prezzi al consumo). Si segnala, in particolare, il caso canadese e, più vicino a noi quello tedesco, dove la crescita reale ha sfiorato il 5%.

Come si può osservare dal grafico, l’Italia è l’unico paese avanzato ad avere registrato un calo reale dei prezzi, e si trova in compagnia di paesi come Russia e Brasile alle prese con grandi complicazioni economiche. Tra i paesi dell’area euro, invece, i prezzi, oltre alla Germania, sono aumentati sia in Irlanda che in Spagna. Fuori dall’eurozona, i prezzi sono aumentati anche nel Giappone e più lentamente del solito, nel Regno Unito, che probabilmente si sta avvicinando al suo picco.

Se guardiamo a un periodo più lungo, si osserva che “i prezzi degli immobili continuano la loro lenta ripresa in tutto il mondo”. Dopo la crisi “i prezzi reali medi degli immobili residenziali nelle economie avanzate hanno toccato il minimo nel 2011-12. Dal 2012, hanno continuato ad aumentare e sono ora tornati sui livelli precedenti alla crisi”.

Ma il caso italiano mostra come questa media generale nasconda grandi differenze. “I prezzi reali sono ancora ben al di sotto dei livelli 2007, del 3-7% nell’area dell’euro, nel Regno Unito e negli Stati Uniti”, sottolinea la Bis. Ma soprattutto all’interno dell’area euro vi sono grandi differenze. Dopo la grande crisi, i prezzi reali degli immobili sono aumentati del 22% in Germania, scesi del 7% in Francia, e sono scesi fra il 24 e il 33% in Irlanda, Spagna e Italia.

Il fronte più interessante da osservare, tuttavia, è quello dei paesi emergenti. Complessivamente, trainato dai paesi asiatici, questo gruppo ha visto i prezzi aumentare del 16% in termini reali rispetto ai livelli pre crisi. La performance più rilevante è quella dell’India, dove i prezzi sono quasi raddoppiati e anche in Brasile, malgrado i cali recenti, i prezzi rimangono al 50% sopra il livello pre crisi. Sarà interessante osservare l’andamento nei prossimi anni, quando l’ormai avviata normalizzazione monetaria internazionale rischia di far raffreddare bruscamente il credito che ha alimentato questo ciclo. Gli scricchiolii potrebbero iniziare laggiù.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
giornalista socioeconomico - Twitter @maitre_a_panZer

empty alt

Picerno, borgo della Lucania intriso di storia e di attrattive paesaggistiche

Ero stato a Picerno alcune altre volte, in modo fugace e occasionale. Questa volta ci sono andato...
empty alt

Il peso del mattone inasprisce l’inflazione

Come nel gioco dell’oca, si ritorna sempre al punto di partenza, che nel caso dell’economia...
empty alt

Cantieri Pnrr aperti e definanziati: quale sarà la loro fine?

L’ultimo bollettino economico di Bankitalia contiene una interessante ricognizione sullo stato di...
empty alt

Gianluigi Albano, giovane ricercatore di UniPI, vince il Premio EYCA 2024

Importante riconoscimento a livello europeo per un giovane ricercatore del Dipartimento di Chimica e...
empty alt

Distrofia Muscolare di Duchenne, nuova strategia per il trattamento

Una nuova strategia per il trattamento della Distrofia Muscolare di Duchenne (DMD) basata sugli...
empty alt

“Era mio figlio”: film tormentato sui rimpianti e sulla difficoltà di lasciar andare

Era mio figlio, regia di Savi Gabizon, Diane Kruger (Alice), Richard Gere (Daniel Bloch),...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top