Il Miur ha trasmesso nei giorni scorsi alla Camera dei Deputati lo Schema di decreto ministeriale per il riparto del Fondo ordinario (Foe) 2018 per gli enti e le istituzioni di ricerca vigilati dallo stesso Miur.
Complessivamente, si tratta di 1.698.929.807 euro - superiore di 89.559.872 euro allo stanziamento del 2017, che era stato di 1.677.510.970 euro - che quest’anno, però, è comprensivo del fondo premiale 2017, approvato, anche per l'anno 2016, con decreto ministeriale n. 92/2018, per complessivi 137.527.570, di cui euro 69.527.570 per il 2016 ed euro 68.000.000 per il 2017.
La tabella, che segue, mette a confronto il Foe 2017, senza la quota di fondo premiale, con quello che verrà erogato nel corrente anno, sempre al netto del fondo premiale 2017.
A piazzale Aldo Moro, sede del Cnr, entreranno 6,3 mln in più (+1,1%), mentre nelle casse dell’Agenzia spaziale italiana arriverà uno stanziamento praticamente identico a quello dello scorso anno.
L’Infn incasserà 2,2 mln in più (+0,9%), mentre all’Inaf i milioni in più saranno di poco superiori a 5,5 (+6,3%).
L’Ingv avrà 4,5 mln in più (+7,9%), ma lo stanziamento comprende la quinta e ultima rata di 10 milioni per l’assunzione di personale precario di cui al decreto-legge 104/2013. Nel 2017, la quarta rata era stata di 6 milioni.
Sostanzialmente invariato rispetto al 2017 il Foe per tutti gli altri enti, con la sola esclusione del Consorzio per l’Area della ricerca scientifica e tecnologica di Trieste (Science Park), che registra un incremento di 3 milioni di euro (+13,4%).