Morì in Engadina per un banale incidente. Aveva 34 anni e si trovava a Sils Maria, l’unico posto nel quale si fosse mai sentita a casa e che definiva un “luogo dalla bellezza insuperabile”.
Annemarie Schwarzenbach, figura tra le più affascinanti del Novecento letterario, era nata a Zurigo nel 1908 in una facoltosa famiglia di industriali dalla quale decise di allontanarsi in maniera via via più radicale.
Durante gli studi di Storia, svolti tra Parigi e Zurigo, incontrò Erika e Klaus Mann, con i quali condivise un risoluto antifascismo e uno stile di vita bohémien.
Nel 1931 pubblicò il suo primo romanzo, Gli amici di Bernhard, e decise di dedicare la propria vita alla scrittura.
Alla produzione romanzesca affiancò il lavoro di giornalista e fotografa scrivendo articoli da tutto il mondo; anticonformista, avventurosa, apertamente omosessuale, tormentata e morfinomane, tra le sue imprese resta memorabile l’epico attraversamento dell’Afghanistan in macchina insieme a Ella Maillart, giornalista ed esperta viaggiatrice.
Nel 1942 cadde dalla bicicletta a Sils Maria, un luogo dove aveva trascorso vacanze indimenticabili con la famiglia Mann, procurandosi una lesione alla testa. Morì due mesi dopo.
Per saperne di più: articolo di Serena Fuart e romanzo Lei così amata di Melania Mazzucco, una biografia che è un atto d'amore.
Sara Sesti
Matematica, ricercatrice su " Donne e scienza", collabora con l'Università delle donne di Milano
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