Matematica geniale, Sofja (Sonja) Kovalevskaja (1850-1891) fu la prima donna ad ottenere una cattedra universitaria in Svezia. Era impegnata in campo politico, attivista femminista e scrittrice di successo. La sua carriera, difficile e sofferta, è stata una battaglia per tutte le donne, per affermare il loro diritto allo studio.
Imparò la matematica da bambina attraverso la contemplazione delle pagine del "Trattato di calcolo differenziale" che era stato usato per tappezzare la sua cameretta e ne ebbe quindi una visione creativa.
Per poter frequentare l’Università, allora chiusa per le donne, nel 1868 lasciò Mosca e si trasferì in Germania dove si laureò in matematica all’Università di Berlino “in absentia”, perchè non era prevista la presenza fisica delle donne alla discussione.
Successivamente, ottenne una cattedra di matematica all’Università di Stoccolma, divenendo la prima accademica d’Europa.
Tra i suoi studi matematici, diede un contributo fondamentale alla rotazione di un corpo rigido intorno ad un punto fisso (il movimento della trottola), un movimento tuttora citato come “il caso di Kovalevskaya”.
Per i suoi lavori ha ottenuto nel 1888 il prestigioso Prix Bordin, che nell'Ottocento equivaleva al Nobel per la matematica.
La sua era una visione consona alla natura di una disciplina che come scriveva lei ”mettendo da parte la caricatura scolastica che la rappresenta come puro esercizio di logica rigorosa, è il regno dell’intuizione, del sogno e dell’immaginazione: qualità tipicamente femminili…”.
Per saperne di più: “Scienziate nel tempo. 100 biografie", Ledizioni, 2020.
Sara Sesti
Matematica, ricercatrice in storia della scienza
Collabora con l'Università delle donne di Milano
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