di Biancamaria Gentili
Il decisionismo mostrato dalla Gelmini nella nomina di Francesco Profumo al vertice del Consiglio nazionale delle ricerche al posto di Maiani sembra aver subito un appannamento.
Da giorni, infatti, la titolare del Miur non risce a completare la squadra che affiancherà l’ex Rettore del Politecnico di Torino alla guida del più grosso ente di ricerca.
Se in occasione della nomina di Maria Cristina Messa e di Gloria Saccani, la Gelmini non ha avuto alcuna esitazione, come pure quando si è trattato di confermare Vico Valassi, già membro del cda uscente, molto gradito alla Lega Nord, è sull’ultima pedina mancante che le cose si sono complicate. Mentre tutti, ma proprio tutti, destra e sinistra in testa, una decina di giorni fa davano per scontata la nomina di Catia Bastioli, rilasciando dichiarazioni di approvazione bipartisan, la Conferenza Stato-Regioni-Province, per ultima, ha indicato il suo candidato al cda del Cnr.
Si tratta di Gennaro Ferrara, sostenuto dalla Regione Campania, che dopo un lungo braccio di ferro è riuscito ad avere la meglio sul favorito, sostenuto dalla potente Regione Toscana, Giampiero Maracchi, già componente del vecchio cda guidato da Maiani.
La Gelmini ora non riesce a scegliere tra la Bastioli, 54 anni, designata dalla Confindustria, scienziata-imprenditrice, una vera autorità nel campo delle economie sostenibili e delle energie alternative, e Ferrara, 74 anni, già rettore dell’Università Partenope del capoluogo campano, da luglio 2009 vice presidente della Provincia di Napoli in quota Udc nella giunta guidata da Luigi Cesaro, deputato del Pdl.
Secondo accreditate fonti interne all’Udc, a breve, nella giunta ci sarà un rimpasto e Ferrara dovrebbe perdere la sua poltrona, a vantaggio di Ciro Alfano, commissario provinciale dell’Udc.
Se Ferrara trovasse posto nel cda del Cnr, il suo volto non sarebbe nuovo a piazzale Aldo Moro, dal momento che nel 2010 ha presieduto la commissione d’esami a dirigente di ricerca per l’area "Scienze economiche - Scienze statistiche e demografiche", provocando non poche polemiche, approdate addirittura dinanzi al Tar. Alcuni candidati hanno contestato che Ferrara all’atto del suo insediamento in commissione, avvenuto il 12 luglio 2010, avrebbe dichiarato di “non ricoprire cariche politiche”.
In attesa che la Gelmini scelga tra Bastioli e Ferrara, dopodomani è prevista la seconda riunione del board dell’era Profumo. Ancora in formato ridotto.