di Antonio Del Gatto
Dopo tre anni, il Governo non ha ancora trovato il tempo, o il modo, per rispondere all’interrogazione n. 4-00531 presentata il 17 settembre 2008 dal senatore Lannutti dell'Idv.
Eppure la domanda era tutt'altro che complessa e partiva da una semplice constatazione. Dall'indagine Istat sui consumi delle famiglie risultava che il canone medio di locazione nel 2007 era di 351 euro al mese con un aumento del 14% rispetto al 2005.
Nello stesso biennio, l'Istat ha conteggiato per l'inflazione solo un aumento del 4,8% dell'affitto delle abitazioni, comprensivo anche della rivalutazione automatica prevista ex lege.
Una anomalia che non era sfuggita all'occhio attento di Lannutti il quale ipotizzava che, prendendo per buono il dato dell'indagine campionaria condotta presso le famiglie, l'inflazione sarebbe stata ben superiore a quella comunicata dall'Istat.
E se il Presidente del Consiglio in questi tre anni è stato troppo indaffarato per rispondere all'interrogazione - lo strumento attraverso cui il Parlamento svolge la sua attività di ispezione e controllo - poteva certamente farlo in sua vece il ministro Renato Brunetta, che ha tra i suoi compiti anche quello di vigilare sull'operato dell'Istat.
L'assenza di risposte fa sorgere più di qualche ragionevole dubbio sulla trasparenza delle modalità con le quali sono condotte le indagini statistiche da parte dell'Istat. Che meglio farebbe, dunque, a chiarire la vicenda.