Redazione
Se la nomina da parte della Gelmini di tre dei cinque componenti del nuovo board del Cnr (Profumo, Messa e Saccani) aveva ottenuto consensi bipartisan, cui era seguito un rassegnato silenzio per la conferma di Vico Valassi, ben visto dalla Lega Nord, il possibile arrivo di Gennaro Ferrara, vice presidente Udc della Provincia di Napoli e ex rettore dell’Università Partenope, ha fatto gridare a una nuova ingerenza politica a piazzale Aldo Moro.
La nomina di Ferrara sarebbe un bel “presente” per il partito di Casini in vista di possibili alleanze di governo, ma lascerebbe fuori dal cda Confindustria, che aveva designato per il prestigioso incarico la scienziata-imprenditrice Catia Bastioli.
Ma, come noto, oggi i rapporti tra Confindustria e governo sono tutt’altro che idilliaci.