Redazione
L’articolo del Foglietto della scorsa settimana, dal titolo L'Istat "dimentica" le attività assistenziali e danneggia centinaia di lavoratori, sembra aver colto nel segno.
A reagire (finalmente) non è stato soltanto l'ente presieduto da Enrico Giovannini, che si è affrettato a inviare una proposta di accordo messa alla firma oggi, ma anche la Flc-Cgil, che si è associata alla proposta di Usi-Ricerca, che aveva rammentato che, in assenza di intesa con i sindacati, rappresentativi, l'art. 40, comma 3-ter del d.lgs. 165/2001 prevede che l'amministrazione interessata può provvedere, in via provvisoria, sulle materie oggetto del mancato accordo, fino alla successiva sottoscrizione.
Peccato, però, che la Flc-Cgil, col suo comunicato, abbia perso un'occasione per far sapere ai lavoratori dell'Istat se ha avviato le opportune azioni giudiziarie per costringere l'amministrazione a incrementare il fondo per le attività assistenziali, come dallo stesso sindacato viene chiesto da anni, contro il parere di tutti gli organi di vigilanza.
In caso contrario, l'iniziativa, non solo della Flc-Cgil ma anche di altre sigle che sostengono la stessa richiesta, si appaleserebbe demagogica e avrebbe avuto come unico risultato quello di aver lasciato i lavoratori dell'Istat senza rimborsi per più di un anno.