di Antonio Del Gatto
Poteva andare molto peggio se gli uffici fossero stati aperti, quando dal vano scala del condominio confinante con il cortile interno (molto trafficato) della sede centrale dell’Istat di via Cesare Balbo si è verificata la caduta di grosse lastre di vetro retinato.
Ma il pericolo non è cessato, dato che, come acclarato dai Vigili del Fuoco, prontamente intervenuti, altre vetrate potrebbero venire giù, per cui è stata dichiarata l’inagibilità dell’Aula Magna dell’Istituto di statistica, sino a quando non verrà messo in sicurezza il percorso di esodo dalla stessa Aula, che ricade proprio sotto la zona pericolante.
Al riguardo, i Vigili hanno imposto all’Istat l’immediata realizzazione di un’opera provvisoria di protezione di tipo a “mantovana”, ben più robusta della classica rete.
C’è fibrillazione all’Istat per quanto accaduto, soprattutto in vista del più importante impegno dell’anno che dovrebbe tenersi, in pompa magna, proprio nell’Aula Magna, alla presenza delle più alte cariche dello Stato, il prossimo 27 aprile.
Si tratta dell’attesa presentazione dei primi risultati del Censimento della popolazione, che mai potrebbe celebrarsi altrove, se non nel tempio della statistica, dove campeggia l’iscrizione “Numerus reipublicae fundamentum”, che il presidente Giovannini ha tradotto per tutti con “Le statistiche sono il fondamento della Repubblica”.
Dunque, se non si interviene con rapidità, il fondamento della Repubblica potrebbe venire meno.