di Rocco Tritto
Il Tar del Lazio, il 28 agosto scorso, con ordinanze nn. 3391 e 3399, ha sospeso l’efficacia dei bandi di concorso del Cnr nn. 364.144 e 364.143, rispettivamente per la progressione di 117 unità di personale dal III al II livello del profilo di primo ricercatore e di 80 unità dal II al I livello di dirigente di ricerca.
Il Tar, che esaminerà nel merito i ricorsi il prossimo 19 febbraio, ha ritenuto, nella fase cautelare, fondate le doglianze dei ricorrenti per non avere il Cnr esplicitato le ragioni per le quali, “pur in presenza di una graduatoria ancora efficace, ha ritenuto di bandire un nuovo concorso”.
Che la giurisprudenza amministrativa sullo specifico argomento fosse mutata, per effetto di una saggia decisione assunta dall’Adunanza Plenaria del Consiglio di Stato (n. 14/2011), ebbe a segnalarlo tempestivamente Il Foglietto con un articolo del 28 febbraio 2012, dal titolo Lo scorrimento delle graduatorie prevale sui nuovi concorsi.
E fu proprio a seguito di quell’articolo che molti dipendenti del Cnr chiesero, a gran voce, ai vertici dell’ente di assumere gli idonei prima di bandire nuovi concorsi.
I numerosi appelli, corredati da centinaia di firme, di cui Il Foglietto ha più volte riferito, sono stati sistematicamente ignorati a piazzale Aldo Moro, che ora, però, è costretto a incassare una severa reprimenda del suo operato.