di Alex Malaspina
Con un atto di sindacato ispettivo (n. 4-01585), presentato il 30 gennaio, nove senatori del Movimento 5 Stelle (Nicola Morra, primo firmatario) sono tornati a occuparsi delle indagini statistiche effettuate col metodo Capi (computer assisted personal interview), affidate dall’Istat a società esterne.
Numerose le domande alle quali il Presidente del Consiglio dei ministri e il Ministro dell'economia e delle finanze dovranno dare risposte.
Intanto, si attende l’esito di altri due atti ispettivi, riguardanti sempre l’Istat, presentati dai senatori del Movimento fondato da Beppe Grillo, il primo, l’8 maggio e il secondo, il 22 novembre del 2013.
Bisognerà vedere se le risposte, quando verranno date, prima dall’Istat al Governo e, poi, da quest’ultimo al Parlamento, saranno ritenute soddisfacenti dagli interroganti che, in caso contrario, potranno contestarle, ricorrendo a nuovi atti ispettivi.
Intanto, fonti interne all’Istituto di statistica riferiscono che in via Balbo si è lavorato alacremente per cercare di confutare quanto eccepito dai senatori del Movimento 5 Stelle con le prime due interrogazioni, al fine di dimostrare la correttezza dell’operato delle strutture dell'ente chiamate in causa.
A noi non resta che ribadire che, non appena le risposte saranno fornite al Parlamento e rese pubbliche, Il Foglietto ne darà notizia e, se del caso, le commenterà.