di Flavia Scotti
Alla fine ce l’ha fatta Beatrice Lorenzin, ministro della Sanità, a nominare, in sostituzione di Monica Bettoni, cessata dall’incarico alla fine dello scorso anno, il nuovo direttore generale dell’Istituto superiore di sanità.
Si tratta di Angelo Del Favero, 64 anni, veneto di Valle di Cadore, laureato in Scienze statistiche e economiche, presidente di Federsanità Anci dal 2009 e direttore generale della Città della salute e della scienza di Torino, dal maggio 2012, dove era stato chiamato dalla giunta regionale presieduta da Roberto Cota.
Del Favero, che approderà all’Iss subito dopo la registrazione della sua nomina da parte della Corte dei conti, vanta, come emerge dal suo curriculum vitae, un lungo trascorso nella direzione di strutture sanitarie pubbliche e una intensa attività di consulenza e collaborazione presso il ministero del Lavoro e delle Politiche sociali (dal 8 agosto 2008 al 16 novembre 2011, sotto la gestione Sacconi) e le Regioni Piemonte (dal 9 settembre 2010 al 30 giugno 2011) e Campania (dal 12 maggio 2010 al 7 marzo 2011). Dal 2004 al 2008, è stato anche coordinatore dei direttori generali delle Aziende Ulss e ospedaliere del Veneto, mentre dal 1° gennaio 2003 al 30 aprile 2012 è stato direttore generale della’Azienda Ulss n. 7 di Pieve di Soligo (Tv).
Del Favero non sembra nutrire un amore sviscerato verso i sindacati. Infatti, di lui ebbe a occuparsi la stampa veneta (Oggi Treviso del 4 dicembre 2009), allorquando riferì di uno scontro avuto con alcuni rappresentanti sindacali, uno dei quali si era sentito particolarmente offeso dalle parole proferite dallo stesso Del Favero, per cui la vicenda era approdata addirittura in tribunale.
L’auspicio è che in viale Regina Elena, sede storica dell’Iss, il confronto amministrazione-sindacati possa svolgersi senza asperità di sorta.