di Rocco Tritto
Con un articolato intervento, l’on. Emanuele Cozzolino del Movimento 5 Stelle, fondato da Beppe Grillo, ieri 5 febbraio 2014, ha praticamente gelato la commissione Affari costituzionali della Camera dei Deputati, bloccando di fatto il parere alla nomina di Pier Carlo Padoan alla presidenza dell’Istat, che la stessa commissione si apprestava a votare.
Cozzolino ha ricostruito con dovizia di particolari tutta la vicenda, senza risparmiare critiche sia al Governo - che dopo la bocciatura della proposta Padoan da parte della commissione Affari costituzionali del Senato, aveva riproposto, senza alcuna motivazione, la medesima candidatura - sia alla stessa commissione di Palazzo Madama che, dopo l’irrituale decisione del Consiglio dei ministri, aveva indetto una nuova votazione.
L’esponente del M5S, dopo aver fatto formale richiesta, siccome previsto dalla legge, di audizione del candidato, ha comunque preannunciato il voto contrario del suo gruppo.
Dopo l’inopinata sortita del deputato Cinque Stelle, il presidente della commissione, Francesco Paolo Sisto (Forza Italia), ha comunicato che avrebbe sottoposto all'Ufficio di presidenza, integrato dai rappresentanti dei gruppi della stessa commissione, la richiesta dell’on. Cozzolino di svolgimento dell'audizione del professor Padoan.
Nessuno degli altri deputati presenti ha chiesto di intervenire, per cui il seguito dell'esame è stato rinviato ad altra seduta.
Soddisfazione per la presa di posizione del deputato M5S è stata espressa dalla segreteria nazionale di Usi-Ricerca e dalla redazione del Foglietto della Ricerca, che fino a oggi ha seguito le varie fasi della sconcertante vicenda, sottolineando le anomalie denunciate dallo stesso deputato.