E’ ufficiale, il processo d’appello alla Commissione Grandi Rischi in carica a marzo 2009 avrà inizio a L’Aquila il prossimo 10 ottobre, a due anni dalla sentenza emessa dal Tribunale del capoluogo abruzzese di condanna a 6 anni di reclusione per omicidio colposo e lesioni, con l’accusa di aver dato false rassicurazioni agli aquilani su uno sciame sismico in atto, culminato nella tragica scossa del 6 aprile 2009.
A chiedere la totale riforma della sentenza di primo grado e, quindi, l’assoluzione di tutti gli imputati, saranno gli avvocati difensori di Franco Barberi, all’epoca presidente vicario della Commissione grandi rischi, Bernardo De Bernardinis, già vicecapo del settore tecnico del Dipartimento di Protezione civile, Enzo Boschi, all’epoca presidente dell’Istituto di geofisica e vulcanologia, Giulio Selvaggi, direttore del Centro nazionale terremoti, Gian Michele Calvi, direttore di Eucentre e responsabile del Progetto Case, Claudio Eva, ordinario di fisica all’Università di Genova e Mauro Dolce, direttore ufficio rischio sismico di Protezione civile.
La sentenza dovrebbe giungere entro la fine di ottobre, dopo quattro, cinque udienze al massimo.