Venerdì scorso, 21 novembre, nella sede romana dell’Infn, Alessia Bruni, ricercatrice della sede di Bologna dello stesso Infn, ha illustrato ad amministrazione e sindacati la proposta del Comitato unico di garanzia (Cug), di cui è componente, per il Piano triennale di azioni positive (Ptap), al fine di realizzare pari opportunità di lavoro e nel lavoro tra donne e uomini.
Secondo il Cug, nonostante i progressi fatti, tra i ricercatori dell’ente (pur riconoscendo che la questione si inquadra in un più generale contesto critico) permangono rilevanti discriminazioni, anche indirette, basate sull’appartenenza al sesso o all’età.
In perfetta coerenza con le raccomandazioni della Commissione europea, le norme del Codice di comportamento dei dipendenti pubblici e le linee guida dell’Anac, il Cug, al fine di realizzare un’adeguata strategia di cambiamenti, ritiene essenziali tre elementi:
1)“l’esatta conoscenza della situazione del personale, attraverso lo sviluppo di analisi statistiche e indicatori che forniscano un quadro dell’istituzione e un riconoscimento del problema";
2)"che il cambiamento sia supportato dalla dirigenza";
3)"è indispensabile la diffusione di pratiche efficaci attraverso la conoscenza e consapevolezza delle questioni di genere”.
Il documento del Cug ha destato grande interesse, dando luogo a numerose domande e osservazioni, cui la dott.ssa Bruni ha risposto in dettaglio ed esaurientemente, ricevendo l’approvazione e l’unanime consenso di tutti i rappresentanti delle organizzazioni sindacali.
Spetta ora all’ente attivarsi per tradurre le proposte in azioni concrete.