Non ci risulta che né il nuovo regolamento di organizzazione e funzionamento del Cnr, in vigore dal 1° giugno scorso, né quello precedente, abbiano accordato ai singoli Istituti (che sono ben 106) ed alle loro sedi secondarie (circa 250) la facoltà di organizzare “cene sociali”, con onere a carico dell’ente.
Eppure, nei giorni scorsi siamo venuti a conoscenza di una “cena sociale”, tenutasi il 22 gennaio scorso presso il ristorante di un rinomato Hotel a 4 stelle di Trento, organizzata dalla locale sezione dall’Istituto di Fotonica e Nanotecnologie, in occasione dell’IFN DAY 2015, svoltosi il giorno dopo, che consiste in una riunione nel corso della quale il direttore relaziona sulla situazione dello stesso Istituto e, al contempo, vengono presentati i risultati dell’attività svolta durante l’anno appena conclusosi.
All’evento gastronomico, autorizzato con tanto di provvedimento sottoscritto dal delegato del direttore, avrebbero dovuto partecipare in 60 ma, evidentemente a seguito di numerose defezioni, il numero si è ridotto a 28, di cui soltanto 10 dipendenti del Cnr, tra i quali 6 in forza alla sede dell’IFN di Trento.
Ma a far parte della lista dei 28 convitati, anche i componenti (10, per l’esattezza) di un coro vocale femminile, il cui repertorio spazia dalla musica gospel, spiritual alla musica moderna e a qualche brano di musica sacra.
Davvero interessante il menu della serata, preceduto da flute di spumante: bis di primi (nello stesso piatto) con risotto al radicchio e speck, con fonduta di taleggio in cialda croccante, e ravioli ai porcini con sugo alle noci; tagliata di manzo con rucola e patate al rosmarino; strudel di mele con salsa vaniglia e alla cannella; acqua, vino e caffè. Supplemento Grappa: 4 euro per persona, se solo servizio al vassoio oppure 5 euro per persona, con servizio al vassoio e bottiglia di Grappa lasciata a centro tavola.
Conto totale, 1.650 euro (di cui 250 per le bevande extra), puntualmente saldato il 10 marzo scorso dal Cnr, con apposito mandato di pagamento.
Che dire, se la “cena sociale” è legittima, ma nutriamo qualche dubbio, significa che dalle casse del Cnr - tenuto conto che solo a libro paga vi sono circa 8.000 dipendenti - potrebbero uscire annualmente almeno 400 mila euro. Oltre il costo delle bevande extra, naturalmente.