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Giovedì, 02 Mag 2024

I comitati unici di garanzia per le pari opportunità, la valorizzazione del benessere di chi lavora e contro le discriminazioni (Cug) sono previsti e disciplinati nella loro composizione e compiti dall’art. 57 del D. Lgs. 165/2001, il quale testualmente prevede la loro obbligatoria istituzione in ogni pubblica amministrazione.

Il Cug, per legge, è formato da un componente designato da ciascuna delle organizzazioni sindacali maggiormente rappresentative a livello di amministrazione e da un pari numero di rappresentanti dell'amministrazione stessa, tra cui il presidente, in modo da assicurare nel complesso la presenza paritaria di entrambi i generi.

Il Cug all'interno dell'amministrazione pubblica ha compiti propositivi, consultivi e di verifica e dovrebbe contribuire all'ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico, atteso che episodi di discriminazione di genere (età, razza, sesso, disabilità ed altro) o mobbing, oltre che ad arrecare danno all’immagine delle pubbliche amministrazioni, conducono a riduzioni delle prestazioni lavorative.

Finalità e compiti chiari e di primaria importanza, dunque, quelli del Cug, che mettono al centro la tutela del benessere dei lavoratori, attraverso il quale lo Stato interessatamente persegue l'incremento della produttività, dell’affezione al lavoro dei dipendenti ed un generale miglioramento dell’organizzazione lavorativa e della corretta gestione del personale.

All’interno del Cnr, il Cug è stato regolarmente istituito e si è insediato il 27 maggio 2011. La sua attuale composizione (presidente Gabriella Liberati, primo tecnologo) e le attività già svolte ed in essere sono visionabili all’indirizzo web www.cug.cnr.it.

Accade che due dipendenti del Cnr segnalino alla segreteria di Usi-Ricerca vessazioni di cui sarebbero vittime sul posto di lavoro: in un caso, si tratterebbe di mobbing, mentre nell’altro di discriminazione di genere, che impedisce al dipendente assunto dalle categorie protette l’accesso ai permessi studio per il completamento del proprio percorso formativo ed il legittimo accesso a terapie necessarie alla cura della disabilità patita.

A sostegno dell’iniziativa di tutela sindacale svolta presso le rispettive direzioni di istituto dei colleghi vessati, Usi-Ricerca porta le due vicende all’attenzione del presidente Luigi Nicolais e del direttore generale Paolo Annunziato, oltre che dello stesso Cug, per il tramite del proprio componente designato in seno al comitato.

Sin dalla fine dell’anno 2013, le tribolate vicende dei due dipendenti vengono esposte a tutti i componenti del Cug, con richiesta di un deciso intervento del comitato presso la presidenza e la direzione generale dell’ente. Analoga richiesta giunge al mdesimo Cug dai due dipendenti. Non avendo le predette richieste prodotto alcun risultato, il componente designato da Usi-Ricerca, a marzo 2015, sottopone al Cug anche una possibile bozza di lettera da inviare ai vertici dell’Ente.

Il testo viene rielaborato, discusso ed approvato dal Comitato nel corso della riunione del 26 marzo 2015 ma si ferma, evidentemente, nel cassetto della presidente dello stesso Comitato, dove resta fino al 23 novembre scorso. E’, infatti, di tale data il prot. n. 79590 che identifica la nota inviata dalla presidente del Cug al direttore generale del Cnr, con la quale si auspica la definitiva risoluzione delle due problematiche lavorative.

Mentre si attende ancora che qualcuno ponga la parola fine a questa sconcertante vicenda, viene da pensare quanto sia amaramente vero che anche i più illuminati precetti dei legislatori possano restare inattuati, se non vi sia urgenza di realizzazione e piena condivisione, quantomeno da parte di coloro che dovrebbero promuoverli.

Dopo aver raccontato questa triste storia, ci auguriamo che i vertici dell'ente di piazzale Aldo Moro trovino finalmente il tempo per esaminare ed accogliere le istanze dei due dipendenti, la cui unica colpa è quella di versare in stato di disagio.

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La replica della presidente del Cug Cnr

Gentile Ivan Duca,

Forse ti sto facendo un favore a risponderti, ma debbo doverosamente farlo per una forma di rispetto istituzionale anche verso altri membri del CUG che rappresento.

Mi chiedo come hai potuto esprimerti in modo tanto irresponsabile, nei termini in cui ti sei espresso sul Foglietto, a proposito di un Comitato Paritetico composto non solo dal Presidente ma anche da membri nominati da tutti i sindacati compreso l’USI.

Ti ricordo le innumerevoli email, da me inviate al Direttore Generale, sul caso A. e B., che non hanno sortito effetto, come ben sai, e l’inutile lettera protocollata (da te richiesta insistentemente) ma anch’essa senza risposta.

Nel tuo articolo, invece, sembra che nessuno se ne sia interessato mai! Sai benissimo che la sottoscritta ne ha parlato, a suo tempo, anche in una riunione di Comitato e direttamente in un colloquio con il Direttore Generale.
Capisco anche che tu abbia scritto senza risposta, forse 29 volte, ma che c’entra il CUG?

La prossima volta ti consiglierei di rivolgerti con più coraggio verso chi ha responsabilità gestionali dirette e poteri decisionali, non attaccare ingenerosamente un Comitato con funzioni propositive e consultive che in questo Ente sta operando al massimo delle sue forze e possibilità.

E non copiare una parte del testo dal nostro sito, confondendo funzioni e compiti, per favore ...

Gabriella Liberati 


La controreplica degli autori dell’articolo

La nota della presidente del Cug-Cnr non smentisce il fatto alla base della critica mossa con il nostro articolo esclusivamente al suo operato (e non a quello di altri componenti dell’organismo), consistito nell’aver trasmesso al direttore generale una lettera il 23 novembre 2015, il cui testo era stato elaborato e approvato dallo stesso Cug ben 8 mesi prima e segnatamente il 26 marzo.

La stessa nota, inoltre, conferma tutto l’impegno profuso dall’Usi e dalla propria rappresentante nello stesso Cug per la soluzione della grave problematica dei due dipendenti del Cnr.

A parte il rinvio al mittente dell’accusa di esserci espressi in maniera ”tanto irresponsabile”, si precisa che composizione, compiti e funzioni del Cug sono definiti e chiariti da norme di legge e direttive della presidenza del Consiglio, documenti ufficiali cui, come di consueto, il Foglietto usa fare riferimento.

Appare quantomeno singolare che la presidente del Cug definisca “inutile” un documento che reca la sua firma e che è espressione del Comitato da lei stessa presieduto.

Ogni ulteriore commento a quanto scritto dalla sig.ra Liberati appare del tutto superfluo. (I.D. e R.T.)

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