Dopo alcuni anni di battaglie a suon di carte bollate e avvocati, tra l’Istituto nazionale di geofisica e vulcanologia (Ingv) e il Comune di Pisa sta per scoppiare la pace.
Secondo indiscrezioni molto attendibili, un importante passo in tal senso sarebbe stato compiuto una decina di giorni fa, quando il neo presidente dell’ente di via di Vigna Murata, Carlo Doglioni, avrebbe avuto un incontro assai riservato in quel di Pisa con il sindaco del città della Torre pendente, Marco Filippeschi. Oggetto della visita a Palazzo Gambacorti, l’annosa vicenda di un immobile edificato, in località Sesta Porta, da una società interamente partecipata dallo stesso comune, destinato ad essere venduto all’Ingv per oltre 9 milioni di euro, per ospitare la sezione pisana dell’ente di ricerca.
La storia, assai ricca di colpi di scena, oggetto di numerosi articoli del Foglietto – gli ultimi dei quali datati 14 gennaio 2016 e 19 maggio 2016 - potrebbe dunque concludersi a breve, con un accordo transattivo che, oltre a dare una nuova casa al personale pisano dell’Ingv, farebbe cessare il corposo e costoso contenzioso in essere tra le due parti in causa. Entrambe, pubbliche!