Il Tar Campania, con sentenza n. 929, depositata il 22 novembre 2016, ha accolto il ricorso proposto da Giuseppe De Natale, difeso dall'avvocato Orazio Abbamonte, riconoscendo l’illegittimità della deliberazione del cda dell'Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia n. 214 del 17 febbraio 2016, con la quale era stato disposto con effetto immediato il commissariamento della Sezione dell’Osservatorio Vesuviano di Napoli, diretto dallo stesso De Natale.
Della vicenda, Il Foglietto si è occupato più volte, con articoli che avevano sempre sottolineato l’illegittimità dell’operato del cda, all’epoca presieduto da Stefano Gresta.
In particolare, Giuseppe Falzone, autore dell’articolo dal titolo Il cda dell’Ingv prima approva le regole e poi le ignora, apparso sul Foglietto del 3 marzo 2016, sottolineava, tra l’altro, che dell’istituto giuridico del commissariamento non vi era traccia nel nuovo Regolamento del personale dell'Ingv, deliberato dallo stesso cda appena un mese prima e che, eventualmente, lo stesso Ingv avrebbe potuto, previo contraddittorio con il direttore, deliberare la revoca del medesimo dall’incarico.
A distanza di 19 mesi da quell’articolo, due giorni fa, come detto, è giunta la sentenza del Tar, che ha accolto il ricorso proposto dal De Natale, con le stesse motivazioni scritte a suo tempo da Falzone.
Che cosa succederà ora all’Osservatorio Vesuviano? Certamente la sentenza non permetterà a De Natale di tornare al suo incarico direttoriale – in quanto, medio tempore, è sopravvenuta la scadenza naturale del termine triennale dell’incarico a suo tempo conferitogli ed è stato nominato un nuovo direttore – ma gli consentirà di avviare un’azione risarcitoria nei confronti dell’ente che, in caso di soccombenza, non potrà che rifarsi nei confronti dei componenti del cda, che il 17 febbraio scorso deliberarono la sua rimozione e la nomina di un commissario.