Paolo Annunziato è il nuovo Presidente del Centro italiano ricerche aerospaziali (Cira). E’ stato nominato con voto unanime dell’assemblea dei soci del 31 gennaio scorso. Succede a Claudio Rovai che, per motivi personali, aveva rassegnato le dimissioni, dopo essere subentrato a novembre 2016 a Luigi Carrino, che era stato revocato dall’incarico “per rilevanti criticità gestionali”, come emergeva da un dispaccio dell’Agenzia Ansa il 24 ottobre 2016.
Carrino, all’indomani della rimozione, dichiarò di aver dato mandato al suo legale di presentare querela per diffamazione a mezzo stampa nei confronti dell’Agenzia spaziale italiana.
Cira è una società consortile per azioni a maggioranza pubblica, sottoposta alla vigilanza del Ministero dell’istruzione, l’università e la ricerca (Miur) e assoggettata al controllo della Corte dei conti. E’ partecipata per il 47 per cento dall’Asi (Agenzia Spaziale Italiana), per il 5 per cento dal Consiglio Nazionale Ricerche, per il 16 per cento dal Consorzio Area Sviluppo Industriale di Caserta e per il 32 per cento dalle principali industrie aerospaziali italiane.
Il Centro, che ha sede e strutture operative a Capua, in Campania, possiede la più grande dotazione di infrastrutture di ricerca in campo aerospaziale presente in Italia con impianti di prova unici al mondo e laboratori all'avanguardia utilizzati da enti e industrie nazionali ed internazionali e partecipa ai principali programmi di ricerca europei e internazionali.
Al suo interno lavorano attualmente 370 persone, la maggior parte delle quali impegnate in attività di ricerca e sviluppo scientifico e tecnologico.
Annunziato è stato direttore generale del Consiglio nazionale delle ricerche (compenso annuo lordo 180mila euro) durante la presidenza di Luigi Nicolais, da luglio 2012 a febbraio 2016, quando aveva dovuto lasciare con l’arrivo a piazzale Aldo Moro di Massimo Inguscio, che conferì subito l’incarico di dg facente funzioni a Massimiliano Di Bitetto, diventato pleno jure a distanza di quasi 8 mesi, all’esito di una selezione pubblica, salvo rassegnare le dimissioni il 27 novembre scorso.
Per questo nuovo prestigioso ruolo, Annunziato percepirà un compenso annuo di 90mila euro.