Ha dato un contributo rilevante alla biologia molecolare, fornendo le prove sperimentali della struttura del DNA.
Rosalind Franklin (1920 - 1958) è nata a Londra e si è laureata a Cambridge in biologia. Dopo il dottorato si è specializzata a Parigi nella tecnica della diffrazione ai raggi X, un metodo pionieristico dimostratosi utile per analizzare le molecole di grandi dimensioni.
Sulla base delle sue competenze, venne invitata al King’s College di Londra per le ricerche sul DNA e, dopo aver costruito un dispositivo per scattare fotografie ad alta definizione, ha individuato due caratteristiche strutturali della molecola del DNA: la forma a elica e la presenza di due varianti.
Alla stessa indagine lavoravano anche Maurice Wilkins, James Watson e Francis Crick che realizzarono il celebre modello a doppia elica del DNA, grazie al furto delle immagini della scienziata, che ne rappresentano la prova sperimentale: la famosa foto 51. (Immagine, sotto).
Per questa scoperta Watson, Crick e Wilkins ottennero il Nobel per la Medicina nel 1962, senza mai nominare la donna che ne aveva trovato le prove sperimentali e che era deceduta nel 1958 per un tumore maligno.
La verità è stata rivelata successivamente dallo stesso Watson nel suo libro La doppia elica, pubblicato nel 1968, dove racconta l’episodio del furto in termini scherzosi.
Una pagina davvero brutta della storia della scienza, un episodio che oggi non mi meraviglia più sapendo che lo scienziato, si è fatto paladino della teoria secondo cui “l’attitudine femminile per la scienza è indirettamente proporzionale all’astrazione”. Un pensiero che ha ancora molti seguaci.
Due anni fa a Watson, oggi novantaduenne, sono stati tolti tutti i premi emeriti per comportamento riprovevole per aver sostenuto per l’ennesima volta che “il quoziente di intelligenza dei neri è geneticamente inferiore a quelli dei bianchi”.
Dopo l’esperienza del King’s College, Rosalind si era trasferita al Birkbechek College di Londra dove studiò e scoprì la forma a spirale del virus della poliomielite. Morì a soli 38 anni.
Testo da: Sara Sesti e Liliana Moro "Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie", Ledizioni, 2020.
Sara Sesti
Matematica, ricercatrice su " Donne e scienza", collabora con l'Università delle donne di Milano
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