Sophie Germain (1776-1831) nacque da una ricca famiglia parigina impregnata di ideali liberali nell'era della rivoluzione francese e lo spirito rivoluzionario e innovatore permeò le sue scelte di vita.
Il suo amore per la matematica nacque nel 1789, lo stesso anno in cui scoppiò la rivoluzione francese. Sophie Germain aveva allora 13 anni e nella biblioteca del padre, un ricco mercante, aveva trovato un libro sulla storia della matematica.
Rimase colpita dal racconto della morte di Archimede, il matematico di Siracusa, vissuto nel Duecento a. C. Lo scienziato era così concentrato su un problema geometrico da non prestare attenzione ad un soldato dell'esercito romano che aveva invaso la città. Il soldato, irritato dalla mancata risposta alla sua domanda, lo uccise sul posto con la sua spada.
Sophie pensò che la matematica doveva essere un argomento davvero affascinante, se qualcuno ne era attirato al punto da perdere la vita e da quel momento divorò qualsiasi testo di matematica riuscisse a trovare nella biblioteca paterna.
Dopo aver compiuto i suoi studi con istitutori privati avrebbe voluto frequentare l’università, ma le iscrizioni erano negate alle donne. Non si scoraggiò e assunse uno pseudonimo maschile, "Antoine-Auguste Le Blanc", per poter comunicare con il matematico Joseph Lagrange, docente all'École Politecnique di Parigi e sottoporgli i suoi lavori sul calcolo infinitesimale.
Da allora iniziò la storia di una delle prime vere matematiche.
Per approfondire: Sara Sesti, Liliana Moro “Scienziate nel tempo. Più di 100 biografie", Ledizioni, Milano 2020.
Sara Sesti
Matematica, ricercatrice su " Donne e scienza"
Collabora con l'Università delle donne di Milano
facebook.com/sara.sesti13