di Rocco Tritto
La sgradevole vicenda della firma e della protocollazione di un provvedimento di approvazione di una graduatoria concorsuale quattro giorni dopo l'assunzione formale del vincitore, sembra, per ora, giunta all'epilogo.
Dopo un mese di attesa, ripetuti solleciti e alcuni articoli del Foglietto, il capo ufficio stampa del Cnr si è degnato di rispondere alla nostra legittima richiesta di conoscere gli estremi di quel (bizzarro) regolamento che secondo l'ex giornalista del quotidiano Libero, consentirebbe al Cnr di protocollare documenti ufficiali "entro cinque giorni", si presume dalla firma degli stessi.
Il provvedimento oggetto di "smentita" da parte del Cnr - puntualmente pubblicata dal Foglietto - non solo reca una sola data, che è quella del 1° giugno 2009, che salvo prova contraria, che non è stata fornita, è anche quella della firma, ma risulta successiva di quattro giorni all'assunzione del vincitore di una selezione pubblica, disposta con provvedimento protocollato 28 maggio 2009.
Di fronte a un simile pasticcio, ampiamente documentato dal Foglietto, anziché fare un doveroso mea culpa, i vertici di piazzale Aldo Moro, direttore generale in testa, hanno pensato bene di adottare l’antica, quanto pericolosa tattica, secondo la quale “la miglior difesa è l’attacco” e così hanno cercato di screditare il lavoro di verità che cerca di svolgere, con grandi sacrifici Il Foglietto, senza costo alcuno per i lettori e senza far ricorso al sostegno della pubblicità.
Purtroppo, ai due costosi inquilini di piazzale Aldo Moro è andata male e chiedere le loro dimissioni non appare affatto sproporzionato.