Redazione
La decisone del Cra di fare il test dell’operosità a 30 tra ricercatori e tecnologi “casualmente sorteggiati” aveva provocato la reazione di Usi/RdB, che ne aveva contestato la legittimità.
Pronta la marcia indietro dell’ente, che ai “sorteggiati” ha scritto per precisare che “il campione da testare è casuale ed anonimo, pertanto se si ritiene di non partecipare al test è sufficiente comunicarlo ... e si procederà a una nuova estrazione”.
Il Cra sembra una succursale del Superenalotto più che un ente di ricerca.