di Maria Valli
Da uno studio effettuato da Krls Network of Business Ethics per conto dell'Associazione Contribuenti Italiani emerge che l'Italia (54,5% del reddito non dichiarato) ha il tasso di evasione fiscale più alto in Europa, seguita da Romania (42,4%), Bulgaria (39,8%), Estonia (38,2%), Slovacchia (35,4%).
In Italia i principali evasori sono le industrie (32,8%) seguiti da banche e assicurazioni (28,3%), commercianti (11,7%), artigiani (10,9%), professionisti (8,9%) e lavoratori dipendenti (7,4%). A livello territoriale l'evasione è diffusa soprattutto nel Nord Ovest (29,4% del totale nazionale), seguito dal Sud (24,5%), dal Centro (23,2%) e dal Nord Est (22,9%).
Perché si evade? Dall'indagine risulta che il 42% dei contribuenti evade per l'insoddisfazione verso i servizi pubblici erogati dallo Stato; il 39 % per la complessità delle norme e solo il 19% per la scarsità dei controlli o per mancanza della cultura della legalità.
Nel 2010, in Italia, secondo i dati Krls, l’evasione è aumentata del 10,1%, raggiungendo la cifra record di 159 miliardi di euro.