Redazione
Nei giorni scorsi a Macerata, nell’ambito della prima edizione della manifestazione “Ridurre si può nelle Marche”, nato da un accordo di programma tra Regione Marche, Upi Marche, Anci Marche, Legambiente Marche, Federambiente e Unioncamere Marche, per ridurre la produzione dei rifiuti, Barbara Fenni, dottoranda Unicam della Scuola di Giurisprudenza, ha ricevuto un premio simbolico per lo studio che sta conducendo sulla “prevenzione dei rifiuti e le altre strategie di minimizzazione”.
Il lavoro è stato riconosciuto come una delle migliori esperienze fra quelle valutate nell'ambito del bando della Provincia di Macerata.
La dottoressa Fenni, nel dichiararsi molto onorata di aver ricevuto il riconoscimento, ha precisato che “la ricerca svolta si articola idealmente in tre parti”.
Inizialmente si ricostruisce l’evoluzione normativa e giurisprudenziale, nazionale e comunitaria, della nozione di rifiuto, sottoprodotto ed end of waste.
“Definire con chiarezza ciò che costituisce rifiuto e ciò che non lo è – ha aggiunto la Fenni - rappresenta un elemento imprescindibile per affrontare lo studio della gerarchia dei rifiuti, cui è dedicata la seconda parte della tesi, e che, ai sensi dell’art. 4 della Direttiva 2008/98/CE, colloca al primo posto proprio la prevenzione e a seguire le altre strategie di minimizzazione”.
“L’ultima parte del lavoro – ha concluso la dottoranda – ha ad oggetto il servizio di gestione integrata dei rifiuti, alla luce dei recenti interventi normativi, inclusa una specifica sezione dedicata ad un’analisi critica dell’attuale modello di determinazione del tributo richiesto per la fruizione del servizio, diretta a dimostrare la sua scarsa funzionalità rispetto agli stessi obiettivi di prevenzione”.