di Adriana Spera
In un paese dalla crisi inarrestabile, dove superenalotto, gratta e vinci, slot machine et similia sembrano dilagare, il governo non ha resistito alla tentazione di prevedere una sorta di lotteria per un limitatissimo numero di beneficiari della legge 104/92 (Legge-quadro per l'assistenza, l'integrazione sociale e i diritti delle persone handicappate), ai quali il decreto legge 102/2013, convertito in legge 124/2013, concede di andare in quiescenza con i requisiti previgenti alla legge di riforma del sistema pensionistico n. 214/2011 (c.d. legge Fornero).
L’art. 11 bis del predetta legge 124 ha previsto, infatti, la possibilità per 2500 lavoratori, che nel corso del 2011 abbiano fruito del congedo per assistenza a portatori di handicap grave di cui all’art. 42, comma 5, del d.lgs. 151/2001, o dei permessi della legge 104/92, di accedere alla pensione con i requisiti anagrafici e contributivi previsti prima della riforma Fornero, a condizione che tali requisiti siano maturati entro e non oltre 36 mesi dall’entrata in vigore della medesima riforma.
In pratica, il termine ultimo per maturare tali requisiti è il 6 dicembre 2014, essendo la riforma in vigore dal 6 dicembre del 2011.
La relativa istanza da parte degli interessati va presentata entro il 26 febbraio 2014, siccome previsto nella Circolare 44/2013 del Ministero del Lavoro , che fornisce ulteriori indicazioni e contiene modelli da utilizzare per presentare la domanda.
Ciò che sconcerta di questo provvedimento legislativo è l’estrema esiguità del numero dei “posti a pensione” ove si consideri la sterminata platea dei potenziali aspiranti.
Sulle modalità con le quali i 2500 verranno individuati, qualora gli aspiranti fossero, come in realtà sono, in numero molto ma molto superiore , non è dato apprendere, né dalla legge né dalla circolare dell’Inps. Si prevede, dunque, una vera lotteria.