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Giovedì, 04 Lug 2024

Nella busta paga di maggio, 5.283 dipendenti del Cnr riceveranno oltre 2 milioni di euro di sussidi per le spese sanitarie sostenute nel corso dell’anno 2013. Un reale e tangibile aiuto alle famiglie e non un mero slogan.

Il fondo per sussidi sanitari ai dipendenti (attualmente pari ad € 2.500.000,00), lungi dall’essere una regalia dell’Ente datore di lavoro, è previsto per contratto ed alimentato con denaro appositamente accantonato ed indisponibile per il datore di lavoro. In pratica, sono parte integrante delle buste paga, che l’Ente utilizza, previo accordo con le organizzazioni sindacali, per iniziative varie di sussidio alle esigenze del personale.

Il numero delle richieste di sussidio ordinario per spese sanitarie nel 2013 è stato di 5.221, per € 1.966.456,37, mentre le richieste di sussidio straordinario (interventi e gravi malattie) sono state 62 per € 126.700,00. Complessivamente il Cnr erogherà al personale sussidi sanitari per un totale di € 2.093.126,37.

E’ solo grazie allo strumento dei sussidi sanitari, in uso da tempo, che i dipendenti del Cnr hanno potuto annualmente richiedere il rimborso fino al 50% delle spese mediche sostenute, consentendo di alleviare il carico familiare per tale sempre più onerosa voce dei bilanci familiari.

Con lo strumento dei sussidi sanitari è possibile portare a rimborso in via ordinaria ogni spesa medica e per ausili (occhiali, visite oculistiche, spese dentistiche ed odontoiatriche, ticket per prestazioni sanitarie, diagnostiche e visite specialistiche presso strutture pubbliche o private) ed ottenere sussidi straordinari, nel caso di malattie gravi o interventi chirurgici.

Se lo strumento dei sussidi sanitari diretti è ancora in uso è grazie all’impegno di Usi-Ricerca, unico sindacato a non siglare l’accordo proposto dal Cnr finalizzato all’utilizzo dell’intero fondo per sussidi (2,5 milioni di euro) per la sottoscrizione di una polizza assicurativa sanitaria in favore dei dipendenti.

Il Cnr e gli altri sindacati motivano il loro sostegno alla polizza sanitaria (e la cancellazione dell'attuale sistema dei rimborsi diretti) con asseriti maggiori benefici che deriverebbero ai dipendenti dalla stipula della polizza assicurativa. Per i sostenitori, dunque, a fronte di un premio di 2,5 milioni di euro, si otterrebbero benefici pari o maggiori. In pratica la compagnia assicuratrice restituirebbe ai dipendenti vantaggi economici di importo uguale, se non addirittura superiore al premio incassato.

Chi scrive non è convinto di ciò, anche perché le statistiche dell’andamento del mercato assicurativo individuano un margine di guadagno per le compagnie assicuratrici pari al 20%-30% del premio versato dall’assicurato.

Nel caso del Cnr, quindi, a fronte di 2,5 milioni di euro quale premio, è ragionevole pensare che al massimo verranno erogate ai dipendenti prestazioni per 1 milione e 750 mila.

Dal capitolato di gara sembrerebbe che l’assicurazione non rimborserà le spese previste dal sistema attuale (per citarne alcune occhiali e cure dentali), ma solo le spese attualmente previste dal fondo sussidi straordinari e poco altro. Rapportando queste previsioni a quanto accaduto nel 2013, a fronte del pagamento di un premio assicurativo di 2,5 milioni di euro i dipendenti avrebbero ottenuto prestazioni per circa 130 mila euro. Un bel guadagno per le assicurazioni e non certo per i lavoratori.

Ultima chicca. Nel caso di apertura di un contenzioso derivante dall’applicazione della polizza, il singolo dipendente dovrà farsi autonomamente carico delle spese legali per ottenere dalla compagnia assicuratrice il pagamento delle somme e prestazioni oggetto di polizza.

Presto, sempre grazie alla pressante, solitaria azione di Usi-Ricerca ed alle innumerevoli iniziative di sensibilizzazione avviate (tra cui un sondaggio on-line, che ha determinato la bocciatura sonora della polizza con il 95% dei votanti contrari alla stipula) ogni dipendente del Cnr avrà la possibilità aderire o meno alla stipulanda polizza.

Ogni lavoratore potrà scegliere se destinare la quota del fondo sussidi a lui spettante per stipulare una polizza assicurativa sanitaria (che non prevedere la copertura delle spese ordinarie quali visite odontoiatriche, occhiali, oltre ad una serie di franchigie), oppure se alimentare un fondo riservato ai soli dipendenti non sottoscrittori della polizza per continuare a garantire il rimborso diretto delle spese sanitarie ordinarie e straordinarie sostenute.

Usi-Ricerca ha sollecitato, anche nel corso dell’ultimo incontro con il direttore generale del Cnr del 15 maggio scorso, l’apertura tempestiva di un tavolo di confronto per la definizione dei nuovi criteri di rimborso riservati al personale che non aderirà alla polizza assicurativa. Criteri che su base proporzionale, senza limiti di spesa e importi minimi, tengano conto dell’importo complessivo delle richieste e del reddito dei richiedenti per la determinazione della percentuale di rimborso fino al 100% delle spese sostenute. Una vera innovazione.

Solo successivamente alla definizione di tali criteri ed alla loro chiara e completa comunicazione al personale, l’Amministrazione potrà emanare apposita circolare per richiedere ai dipendenti la loro libera adesione o meno alla polizza assicurativa.

Si spera che finalmente l’Ente ponga fine a questa vicenda nel rispetto degli interessati, della democrazia, della trasparenza.

Peccato che alcune sigle sindacali, dopo le numerose critiche mosse dai lavoratori, per mettere una toppa (che appare peggiore del buco), abbiano addirittura ipotizzato che utilizzando le quote di quanti non aderiranno alla polizza si possano rimborsare, invece, le spese "fuori" polizza per chi avrà aderito.

Una operazione che, se fosse messa in atto, farebbe gridare allo scandalo!

Con i lavoratori occorre essere trasparenti, garantendo, senza se e senza ma, il diritto a una libera scelta tra il sistema dei rimborsi diretti, da tempo in vigore, oppure l'opzione per la tanto decantata polizza sanitaria.

 

I principali articoli del Foglietto della Ricerca sul tema:

09/04/2010 - Riordino Cnr, valutazione istituti, buoni pasto, benefici assistenziali, nuovi concorsi, progressioni, formazione

03/10/2010 - Il Cnr, sempre più lento e farraginoso, si ripresenta al tavolo della trattativa

12/11/2010 - Cnr, addio ai benefici per le spese sanitarie

16/11/2010 - Il caso Cnr. La ricerca pubblica incentiva la sanità privata

16/11/2010 - Nuovo incontro di contrattazione al Cnr: piano di assunzioni, anticipo di fascia per ricercatori e tecnologi, attività assistenziali

23/11/2010 - Il risultato del sondaggio sulla polizza Cnr

11/07/2011 - Cnr. Molti lavoratori non riceveranno i sussidi sanitari

21/02/2012 - Tutti pronti al Cnr per la polizza sanitaria

11/12/2012 - Per Natale, nel pacco regalo del Cnr ai dipendenti, rispunta la polizza sanitaria

20/02/2014 - Informativa Cnr sulla polizza sanitaria

24/02/2014 - Il Cnr a un passo dalla polizza sanitaria da 2,5 mln. Usi-Ricerca strappa una tutela per quanti non vorranno aderire

04/03/2014 - Cnr & polizza sanitaria. Sindacati confusi e confusionari

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