Gli iscritti al sindacato Usi-Ricerca, a grandissima maggioranza, si sono espressi a favore alle due proposte avanzate dalla segreteria nazionale per protestare civilmente contro le politiche dei governi Berlusconi, Monti, Letta e Renzi, che hanno deciso di smantellare la pubblica amministrazione e di umiliare i lavoratori i quali, a seguito dei prolungati blocchi contrattuali, stanno sopportando più di tutti i costi di una crisi che la classe politica non solo si è dimostrata incapace di contrastare ma che ha addirittura aggravato con provvedimenti rivelatisi controproducenti alla prova dei fatti.
Il 92% dei lavoratori rispondenti si è dichiarato favorevole alla interruzione della ritenuta sindacale, fino alla data del rinnovo contrattuale; il 79,5%, invece, ha condiviso la seconda proposta: non presentazione delle liste Usi-Ricerca alla elezioni Rsu, che si svolgeranno a marzo prossimo.
Su quest’ultimo punto, come evidenziato nel nostro articolo del 13 dicembre scorso, Usi-Ricerca ritiene che - dopo l’inaudito attacco sferrato dal governo Renzi a tutti i sindacati, anche a quelli confederali - rifiutare la partecipazione a una competizione elettorale, il cui fine non è certo quello nobile di cercare di sbloccare i contratti per ottenere aumenti di stipendio, ma di conquistare qualche distacco in più o qualche ora di permesso in più, rappresenti una scelta anch’essa civile, volta a smentire le pesanti accuse rivolte dall’attuale governo, che potrà così tenersi permessi e distacchi, che sicuramente sarebbero andati all’Usi all’esito delle medesime elezioni.
Tale protesta non fermerà certamente l'attività di Usi-Ricerca, che continuerà ad essere un punto di riferimento per tanti lavoratori e ad assicurare una informazione corretta e tempestiva.
Preso atto del risultato della consultazione tra i propri iscritti, la segreteria nazionale di Usi-Ricerca sta provvedendo a formalizzare presso gli enti del comparto la richiesta di interruzione della ritenuta sindacale che, salvo ritardi burocratici da parte degli stessi enti, decorrerà dal prossimo 1° febbraio.