Dopo una lunga Camera di consiglio, i giudici della IV sezione penale della Suprema Corte di Cassazione hanno confermato le assoluzioni degli scienziati della commissione Grandi rischi, accusati di omicidio colposo e lesioni, per non aver avvisato la popolazione dell’Aquila del rischio sismico dopo la riunione del 31 marzo 2009, sei giorni prima del terremoto.
Confermata, altresì, la condanna a 2 anni (pena sospesa e non menzione) per Bernardo De Bernardinis, all’epoca dei fatti vice capo della Protezione Civile, unico condannato in appello.
I supremi giudici hanno così deciso di non accogliere il ricorso della Procura dell'Aquila contro la sentenza - emessa dalla Corte di Appello del capoluogo abruzzese il 10 novembre 2014 - di assoluzione nei confronti di sei dei sette componenti della 'Grandi rischi', che in primo grado erano stati condannati a sei anni di reclusione.
Escono così definitivamente di scena e pienamente assolti da ogni accusa, dopo tre gradi di giudizio, Franco Barberi, Enzo Boschi, Gian Michele Calvi, Mauro Dolce, Claudio Eva e Giulio Selvaggi.