Giornale on-line fondato nel 2004

Giovedì, 04 Lug 2024

Studiare la natura e il comportamento delle proteine può essere la strada giusta per comprendere le cause di malattie come la sclerosi laterale amiotrofica (Sla) o la fibrosi cistica.

Ne è convinto Nikolay Dokholyan, professore di biochimica e biofisica all’Università della North Carolina, che martedì scorso, all’Università di Milano, ha partecipato ad un seminario organizzato dal Centro per la Complessità e i Biosistemi (CC&B, www.complexity.unimi.it), dal titolo “From etiology to therapeutics of the Lou Gehrig’s disease”.

Il team di ricercatori diretto da Dokholyan combina un ampio ventaglio di competenze nei campi della fisica, della chimica e della biologia, con lo scopo di studiare la struttura delle proteine e il modo in cui interagiscono fra di loro.

Può capitare, infatti – spiega Unimi in un comunicato - che esse assumano forme anormali, perdendo la loro funzione o, in alcuni casi, aggregandosi fra di loro. Questi aggregati possono bloccare alcune attività dell’organismo, dando quindi origine a una serie di malattie che include il morbo di Alzheimer, il morbo di Parkinson, le amiloidosi, la fibrosi cistica.

A questo gruppo appartiene anche la Sla, malattia per la quale non esiste una cura nota. Dokholyan e i ricercatori stanno studiando una proteina, Sod1, il cui anormale accumulo potrebbe giocare un ruolo di primo piano nell’origine di questa malattia neurodegenerativa.

Combinando l’uso di simulazioni computazionali ed esperimenti su modelli animali, Dokholyan e i suoi colleghi hanno due obiettivi: il primo, è di determinare le cause, i meccanismi e le conseguenze dell’irregolare aggregazione di SOD1 nella sclerosi laterale amiotrofica, soprattutto nelle fasi iniziali della malattia, quando la proteina è ancora solubile e quindi più sensibile a eventuali trattamenti; il secondo, consiste nel testare possibili farmaci in grado di stabilizzare la struttura di Sod1, con lo scopo di impedire la formazione degli aggregati tossici.

I risultati  della ricerca potrebbero avere un grande impatto sulla medicina moderna e sullo sviluppo di nuove strategie terapeutiche.

Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.

empty alt

All’ombra del Re dollaro crescono piccole valute

La notizia dell’ultimo aggiornamento che il Fondo monetario internazionale (Fmi) ha dedicato...
empty alt

Tolve, bellezza lucana che affonda le sue radici nel terzo millennio a.C.

San Rocco è il Santo più venerato nel mondo cattolico. Nei miei viaggi per i borghi lucani la sua...
empty alt

In Adriatico sono tornate le mucillagini

In Adriatico sono tornate le mucillagini la cui composizione potei analizzare, tra primi, nel...
empty alt

Illegittimo affidare il controllo della prestazione lavorativa a un investigatore

Con ordinanza n. 17004/24, pubblicata il 20 giugno 2024, la Corte di cassazione - sezione Lavoro – ha...
empty alt

Dall’Antitrust cartellino rosso alla Figc

Dopo l'inattesa eliminazione della nazionale italiana di calcio dagli Europei, una nuova tegola si è...
empty alt

“Fremont”, film esistenzialista dalle venature surreali

Fremont, regia di Babak Jalali, con Anaita Wali Zada (Donya), Gregg Turkington (Dr. Anthony),...

Ti piace l'informazione del Foglietto?

Se ti piace quello che leggi, puoi aiutarci a continuare il nostro lavoro sostenendoci con quanto pensi valga l'informazione che hai ricevuto. Anche il costo di un caffè!

SOSTIENICI
Back To Top